La Nuova Sardegna

Sassari

Cargeghe, Mastino si astiene sul bilancio

CARGEGHE. Malessere nella maggioranza che amministra il Comune. I nodi sono venuti al pettine nella riunione di consiglio convocata per approvare un nutrito ordine del giorno nel quale figuravano l’a...

28 luglio 2014
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CARGEGHE. Malessere nella maggioranza che amministra il Comune. I nodi sono venuti al pettine nella riunione di consiglio convocata per approvare un nutrito ordine del giorno nel quale figuravano l’approvazione del bilancio di previsione e del nuovo regolamento sulla Iuc. La discussione di maggior rilievo è stata però dedicata a una questione politica. Il bilancio, infatti, è stato approvato con l’astensione del vicesindaco Enzo Mastino, il quale avrebbe lamentato già in giunta come nella elaborazione del documento non vi sia stata una preparazione seria e collegiale. L’opposizione ha subito chiesto il chiarimento di una situazione ambigua per la quale di fatto il vicesindaco ha sfiduciato sindaco e maggioranza di cui dichiara di far parte. «L’assessore Mastino – è il ragionamento dei consiglieri di opposizione – non può fare il vicesindaco “di lotta e di governo”, ma deve assumersi le sue responsabilità decidendo da che parte stare. Anche il sindaco deve chiarire in che modo e con chi portare avanti l’azione amministrativa». Secondo la ricostruzione del sindaco Salvatore Oggiano, l’astensione sul bilancio del vicesindaco sarebbe originata dalla scelta non condivisa sulla distribuzione delle risorse e sulla scelta degli investimenti. Dal canto suo Mastino conferma che lui aveva posto la questione di diverse ed alternative priorità nelle scelte dell’amministrazione, ma che queste non hanno trovato accoglimento nella maggioranza. Infine il colpo di scena: Mastino che rimette le deleghe nelle mani del sindaco e quest’ultimo le respinge, affermando che ci sarebbero ancora i presupposti per affrontare insieme l’impegno amministrativo. Mastino le riaccetta auspicando a sua volta che il tanto preteso lavoro collegiale all’interno del gruppo di maggioranza possa prendere corpo almeno in questi due anni residui di amministrazione. Il chiarimento, insomma, contesta il capo gruppo della opposizione Franco Spada, non c’è stato né in maggioranza né in consiglio.

Pietro Simula

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