La Nuova Sardegna

Sassari

Riceve una bolletta da 24mila euro, pensionato di Sorso contro Abbanoa

di Salvatore Santoni
Riceve una bolletta da 24mila euro, pensionato di Sorso contro Abbanoa

Pinuccio Cattari ha ricevuto il conto per la differenza di consumi di dieci anni. «Ho sempre pagato le fatture e ora farò valere i miei diritti in tutte le sedi»

24 luglio 2014
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SORSO. Una bolletta da quasi 24mila euro. È stata recapitata nei giorni scorsi da Abbanoa a un utente di Sorso per saldare un conto vecchio di 10 anni. Quando Pinuccio Cattari, pensionato 63enne, ha visto il conto, riferito all’utenza della sua abitazione, non credeva ai propri occhi. «È una richiesta spropositata», ha commentato l’uomo, che in città è un volto conosciuto grazie anche all’attività di ristorazione. Il suo caso è sul tavolo del sindaco di Sorso e di Federconsumatori. Intanto, lui lancia un appello via facebook: «Chi ha problemi simili si faccia avanti per combattere queste ingiustizie insieme». Cattari, che vive con la moglie nella loro abitazione di Sorso che fa da angolo fra via Morante e via Cambosu, sa bene di avere da sempre pagato con regolarità tutte le bollette, e non solo quelle di Abbanoa. Si è deciso a denunciare quella che considera un’esagerazione dopo aver letto le dichiarazioni di tregua fra l’ente gestore delle acque sarde e gli utenti spesso tartassati. “Mai più bollette pazze”, è il leitmotiv che riecheggia mentre l’uomo si ritrova in mano 24mila euro di bolletta Abbanoa riferita agli ultimi 10 anni di consumi. «Non potevo restare con le mani in mano e per questo mi sono attivato fin da subito. Il 29 luglio (martedì prossimo) sarò ricevuto da Federconsumatori, dove mi spiegheranno come muovermi nei prossimi mesi. Inoltre ho anche già chiesto un intervento al sindaco di Sorso», spiega l’uomo. Conscio di aver ragione, si è dato da fare in ogni modo per stabilire la verità di una richiesta che – a suo dire – è irrazionale. «Manco avessi una piscina in casa – continua Cattari -, anzi, vivo con mia moglie». Abbanoa esige da loro il pagamento di oltre 23mila euro in ragione della differenza di consumi risultati dalla lettura del 31 dicembre 2004 e quella – effettuata 9 anni più tardi – del 21 ottobre 2013. Si tratta di circa 8500 metri cubi di consumi che - a oggi - sono quantificati in 23.324,87 euro. «Mi sono rivolto agli sportelli territoriale di Abbanoa ma non ho risolto assolutamente nulla», aggiunge Cattari, che non è il solo a ricevere cartelle esorbitanti in questi giorni. Infatti, pare che a Sorso ci siano altri casi simili se non più eclatanti. «Sappiamo che ci sono altre persone – conclude il pensionato - ad aver ricevuto contestazioni simili alle nostre. A loro diciamo di fare squadra per far valere i nostri diritti». Ora la famiglia Cattari deve scegliere se pagare 23.324,87 euro in un'unica soluzione, entro il 2 febbraio 2015, oppure se frazionare il dovuto in dieci “comode” rate da 2.332,49 euro l’una, con il primo pagamento entro l’inizio del settembre.

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