La Nuova Sardegna

Sassari

Alla Regione le priorità del porto

di Gavino Masia
Alla Regione le priorità del porto

Il sindaco Scarpa consegna la “lista della spesa” all’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda

24 luglio 2014
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PORTO TORRES. L’incontro incentrato sull’ultimo escavo del bacino portuale che ha interessato tutta l’area antistante la banchina Segni, voluto dall’assessorato regionale ai Lavori pubblici dopo la fine lavori, si è trasformato in una richiesta di aiuti del sindaco Beniamino Scarpa per cercare di risolvere le principali criticità di natura infrastrutturale del porto e del sistema della viabilità che incide sullo stesso scalo. Una lista della spesa che il primo cittadino ha consegnato nella mani dell’assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda, presente all’incontro proprio per attestare la “buona riuscita” dei lavori di escavo portuale portati avanti dal Comune in stretto contatto con la Regione. «Ripartire da buone pratiche mi sembra sia il modo migliore per andare avanti - ha detto Maninchedda -, cosa non grandissima ma fatta con cura e perizia, e mi pare che questa è la disciplina che noi dobbiamo mettere in atto in tutte le future progettazioni». Un encomio al lavoro portato avanti dalla struttura tecnica del Comune, quindi, ma l’occasione è troppo ghiotta per non parlare dei tanti progetti che riguardano lo scalo marittimo e che sono ancora fermi al palo nonostante finanziamenti in essere o presunti tali. Il sindaco ha citato la viabilità di collegamento tra il porto commerciale e la camionale, importo 13 milioni di euro, che rientra all’interno della programmazione complessiva della riqualificazione portuale e degli spazi di relazione con la città: prevede il collegamento tra il molo di Ponente e la camionale, attraverso un ponte strallato su rio Mannu. «Bisogna fare politica infrastrutturale - è intervenuto l’assessore regionale - all’interno dei saldi attuali: io sono pronto a fare questi ragionamenti nella prossima Finanziaria, proponendo al consiglio regionale di intervenire su alcune priorità importanti, facendo un ragionamento sul progetto della camionale e ipotizzando di spendere i soldi negli ultimi 3 anni e utilizzare nelle prime annualità quelli per la progettazione. Per fare questo ragionamento è però necessario tagliare altre voci, e non è certo facile».

In quest’ottica anche il Comune deve scegliere l’opera pubblica che avrà più impatto sulla realtà cittadina, creando magari una sinergia con gli altri Comuni dell’area vasta e difendendo la scelta costantemente nelle stanze giuste della politica. In questo momento storico la Regione batte cassa allo Stato per i trasferimenti erariali dovuti, ha detto più volte Maninchedda nel suo intervento, e nel contempo è il Comune turritano che batte cassa alla Regione chiedendo di portare a termine una progettazione che possa mettere a sistema un porto che durante l’anno vede il transito di oltre un milione di passeggeri. Secondo l’assessore regionale ai lavori pubblici in Sardegna non c’è una politica della portualità, e diventa fondamentale l’armonizzazione delle istituzioni locali per prendere in mano i loro territori e pianificare: «Io rimango convinto che anche i consorzi industriali non servano, e credo fermamente che il Comune possa gestire meglio l’area industriale che fa parte del suo territorio». Un commento che ha suscitato applausi e consensi dei presenti.

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