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Sassari

Caso Multiss, operaio cardiopatico giù dal tetto della Provincia

Caso Multiss, operaio cardiopatico giù dal tetto della Provincia

Sassari, Massimo Ledda è stato portato a terra dai vigili del fuoco: «Ma la lotta va avanti» - VIDEO

23 luglio 2014
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SASSARI. Massimo Ledda, uno dei cinque operai della Multiss (la società in house della Provincia di Sassari) saliti sul tetto del palazzo di piazza d’Italia due giorni fa è dovuto scendere su invito dei medici perché cardiopatico.

I lavoratori sono comunque decisi a proseguire la loro protesta a oltranza per chiedere una soluzione rapida allo stato di crisi che rischia di portare al licenziamento di oltre 150 dipendenti dell'azienda pubblica.

Questa mattina, oltre alla quotidiana visita del presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, i lavoratori hanno ricevuto la solidarietà dell'arcivescovo di Sassari, Paolo Atzei, e del prefetto Salvatore Mulas che ha incontrato i vertici delle organizzazioni sindacali confederali del territorio e ha assunto l'impegno di intercedere anch'egli nei confronti della Regione e del presidente Pigliaru.

Massimo Ledda, 43 anni, consigliere comunale di Porto Torres, cardiopatico, dopo due giorni sul tetto del palazzo di rappresentanza della Provincia ha patito malessere e svenimenti. La sua grossa corporatura, tuttavia, non gli ha permesso di scendere dall’interno del palazzo perché il lucernario è troppo stretto per la sua grossa corporatura. Sono così intrevenuti i vigili del fuoco che lo hanno riportato a terra in barella con una lunga autoscala.

«Mi dispiace abbandonare i compagni ma sono costretto – ha detto appena a terra – Appena mi riprendo un poco ricomincio subito la lotta».

«Per quanto ci riguarda – hanno detto i colleghi – andremo avanti sino a quando qualcuno non ci darà la risposta che ci spetta ma per ora c'è molta delusione per il silenzio assordante che arriva da Cagliari».

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