La Nuova Sardegna

Sassari

I lavoratori Multiss di nuovo sul tetto

I lavoratori Multiss di nuovo sul tetto

Chiedono che la Regione eroghi entro domani i fondi per gli enti locali e scongiuri il licenziamento di 150 dipendenti

22 luglio 2014
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SASSARI. I dipendenti della Multiss, la società in house della Provincia che rischia il tracollo per mancanza di fondi, sono tornati sul tetto del palazzo di piazza d'Italia dove erano saliti 17 giorni fa per una protesta durata tre ore. «Ma questa volta non ci spostiamo da qui _ annunciano i lavoratori _ Non basterà, come in passato, una telefonata del presidente della Regione Pigliaru a rassicurarci. Finora quei discorsi si sono rivelati parole al vento. Se non otterremo risposte concrete e scritte dal mondo della politica la nostra protesta andrà avanti a oltranza».

Sul tetto di palazzo Sciuti sono in cinque, ma un centinaio dei loro colleghi li guardano col naso all’insù, riuniti vicino alla scalinata di Piazza d’Italia. Fanno quadrato per difendere il proprio posto di lavoro e l’esistenza stessa della Provincia. Infatti il taglio di quattro milioni sul Fondo Unico per i trasferimenti regionali agli enti locali, oltre a mettere a rischio i servizi essenziali, compromette ogni possibilità di salvataggio della società e dei suoi 168 posti di lavoro. «Tutti ci sostengono a parole – continuano i dipendenti della Multiss – ma finora sullo sblocco dei 52 milioni di euro da parte della Regione per gli enti locali non c’è stata alcuna novità. Dopo le promesse di Pigliaru è sceso il silenzio. Noi chiediamo che venga fissata una calendarizzazione dei lavori in Consiglio per affrontare questa emergenza. Che ci sia un atto scritto attraverso il quale la politica mantenga finalmente gli impegni presi. Solo dopo questi riscontri noi sospenderemo il nostro sit-in e scenderemo dal tetto».

Solidarietà ai lavoratori da parte del Presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici. «Le loro preoccupazioni sono anche le nostre. In queste condizioni finanziarie dovremo tagliare servizi fondamentali per la nostra comunità, e l’effetto collaterale è che i 150 dipendenti della Multiss rischiano il posto di lavoro. Con le risorse a disposizione, la Provincia potrà andare avanti sino al 15 agosto, poi dovrà tagliare le spese». Cioè la manutenzione delle scuole, la pulizia delle strade, la derattizzazione e disinfestazione, lo scuolabus per i disabili e altri servizi sociali.

«Venerdì scorso la giunta provinciale ha approvato un atto d’indirizzo rivolto ai dirigenti, per procedere al taglio del 40% dei servizi – conclude la Giudici – Abbiamo avuto diversi confronti con la Regione. La mia richiesta è che si faccia ogni cosa per scongiurare l’avvio delle pratiche di licenziamento – i lavoratori della Multiss chiedono che mercoledì la giunta Pigliaru deliberi il trasferimento dei soldi alle casse della Provincia. Ci auspichiamo che le loro parole vengano ascoltate». (lu.so.)

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