La Nuova Sardegna

SASSARI. Mentre tutta Villanova Monteleone piange la tragica scomparsa del carabiniere Salvatore Casule, 46 anni, coinvolto domenica pomeriggio nel frontale tra il suo scooter e una Panda avvenuto sulla strada che da Alghero conduce a Bosa, i medici dell’ospedale Santissima Annunziata stanno facendo tutto il possibile per evitare di dover amputare la gamba alla moglie del militare, Maria Pasqua Pia, al momento ricoverata in rianimazione. Per la decisione dei chirurghi saranno fondamentali le prossime ore. Naturalmente vanno avanti anche le indagini per stabilire eventuali responsabilità nell’incidente. Nel frattempo, ieri, nella camera ardente dell’ospedale civile di Alghero, Tore Casule ha ricevuto l’estremo saluto da parte del comandate regionale dei carabinieri, il generale Antonio Bacile, del tenente colonello Antonio Fiorillo e del capitano Giorgio Guerrini, unitamente ai tanti colleghi e amici che si sono stretti intorno alla famiglia, in particolare ai due figli maschi di 17 e 22 anni.

Originario di Pozzomaggiore, l’appuntato prestava servizio nella caserma di Villanova da oltre dieci anni, dove era apprezzato per le sue doti umane, per il suo carattere solare e il sorriso che sfoderava, incorniciato dalla “mosca” sotto il mento che esibiva orgoglioso con un sigaro toscano sempre tra le mani. Tore aveva indossato la divisa da carabiniere sin da ragazzo prestando servizio in Lombardia, nel Lazio, e in Sardegna prima a Carbonia, poi a Macomer, e attualmente a Villanova. Era un grande appassionato di cavalli: difatti, per diversi anni ha guidato l’Associazione ippica di Pozzomaggiore, e, nel 2010 aveva avuto anche l’onore di guidare, come “prima pandela”, l’Ardia di San Costantino, nel suo paese. Tore era impegnato anche nel sociale come donatore di sangue nella sede Avis del paese. Ad Alghero, dove risiedeva, era dirigente di diverse associazioni sportive dilettantistiche.

Leonardo Arru