La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, giochi di strada ma senza parco

Sassari, giochi di strada ma senza parco

L’impegno dell’assessore per trovare spazi idonei per i bambini a Ottava

14 luglio 2014
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SASSARI. Contando solo gli iscritti alle competizioni di squadra, sono 95 i bambini che sabato sera hanno partecipato al raduno dei giochi di strada organizzato nel cortile della scuola primaria di Ottava da un comitato spontaneo di genitori, in collaborazione con l'associazione culturale Etnos di Porto Torres.

Un po' impacciati prima di rompere il ghiaccio, i piccoli dai 4 ai 12 anni hanno appreso le regole di giochi a loro sconosciuti, che nelle tradizioni dei nonni avevano nomi diversi a seconda dei luoghi. A Porto torres si chiamavano dolone (paradiso), brincu sussincu (cavallina) li cecci (i cerchi), lu cannau (la fune), li ballocci (le biglie di vetro) e così via. I piccoli si sono cimentati con vero entusiasmo nelle competizioni di squadra, provando emozioni nuove - per loro che per "gioco" intendono l'interazione con uno schermo - nel contatto fisico e nello schiamazzo. Non certo annoiati genitori e nonni, impegnati nell'incitare i piccoli campioni e nell'ingaggiare dispute sulle "autentiche" regole dei giochi.

La manifestazione, come sottolineato in simpatici cartelloni preparati dagli stessi bambini, aveva anche lo scopo di richiamare l'attenzione della nuova amministrazione comunale su alcune carenze lamentate dai residenti della borgata, prima fra tutte quella di spazi sociali. Il comitato spontaneo dei genitori, che aveva organizzato una raccolta firme e mandato al sindaco Nicola Sanna una lettera per ricordare che a Ottava non esiste un parco, né una semplice area attrezzata con scivoli e altalene, aveva invitato al raduno l'assessore ai Lavori pubblici, Ottavio Sanna, il quale ha partecipato e dopo aver assistito ai giochi di strada ha voluto effettuare un sopralluogo nella borgata alla ricerca di possibili aree da trasformare in parco attrezzato. Il suo impegno è stato quello di convocare a Ottava, entro 10 giorni, una assemblea dei residenti invitando il sindaco Nicola Sanna per studiare possibili soluzioni dopo aver individuato insieme ai cittadini le aree idonee allo scopo.

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