La Nuova Sardegna

Sassari

Usini brinda al successo con “Vini di Coros”

di Franco Cuccuru
Usini brinda al successo con “Vini di Coros”

Si è chiusa la diciassettesima edizione della manifestazione vitivinicola isolana Degustazioni nelle cantine locali e dibattiti hanno animato il fine settimana

10 luglio 2014
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USINI. Parlare di successo per la rassegna dei “Vini di Coros” appare ormai scontato. Dopo diciassette edizioni questo appuntamento ha dimostrato a pieno titolo di essere uno tra i più importanti e attesi in ambito regionale. Lo spirito della rassegna è quello di fare crescere il settore vitivinicolo, migliorarne la qualità diffondendone la conoscenza oltre gli ambiti regionali e nazionali. Usini è l’esempio di crescita e sviluppo del settore vitivinicolo. Ormai i vini del paese del “Cagnulari” hanno raggiunto livelli di eccellenza, con otto produttori che hanno scelto la via dell’imbottigliamento adeguandosi ai tempi e inserendosi verso il mercato che conta. La due giorni di “Vini di Coros” è stata aperta sabato al parco del lavatoio con l’inaugurazione della mostra mercato agroalimentare dei prodotti del Coros. Interessante la degustazione guidata dei vini della cantine Francesco Fiori, Galavera di Tonino Merella, Tanarighe di Giovanni Chessa e Cantine Pisoni di Guido Pisoni. «Questa manifestazione è un’occasione importante per fare sistema a vantaggio di tutto il territorio. L’agroalimentare si è trovato in questa due giorni dove sono state offerte le eccellenze enologiche di Usini» ha detto Tommaso Sussarello (Cibus Loci) al quale fa eco Giorgio Demuru (Ais): «Durante le degustazioni abbiamo cercato di offrire una chiave importante di lettura ai partecipanti evitando inutili tecnicismi, e aiutandoli a godere il gusto di vini importanti, soprattutto il Cagnulari e mettendo in evidenza le potenzialità di questo vitigno». Nella giornata di domenica il viaggio è proseguito con le degustazioni nelle cantine di Billia Cherchi e Giovanna Chessa. «Per crescere, il cagnulari e il vino sardo in generale, hanno bisogno di investire sulla qualità e sul completamento dei processi di filiera che vanno dalla coltivazione dell’uva alla commercializzazione» ha sottolineato durante il convegno tenuto a margine del concorso Giuseppe Melis, docente dell’Università di Cagliari. A rafforzare questa tesi è intervenuto Massimo Vincenzini, biologo dell’Università di Firenze sottolineando che «attraverso il sapiente uso dei lieviti è possibile trarre le migliori occasioni di crescita in termini di gusto e di equilibrio». Al convegno hanno preso parte i sindaci di Usini, Peppino Achenza, di Ittiri, Tonino Orani, e Tissi Mauro Scarpa, e l’assessore della Provincia di Sassari, Giommaria Deriu, che unanimemente hanno sostenuto l’alleanza territoriale «in favore dei nostri prodotti di eccellenza, che sono il miglior strumento per trainare la ripresa dell’agricoltura e dei settori tradizionali della nostra economia, ma anche per promuovere il territorio e inserire il Coros nel fiorente mercato del turismo enogastronomico». Ai lavori ha partecipato anche il professore Giovanni Antonio Farris, direttore scientifico della manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale di Usini con Laore e Università di Sassari.

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