La Nuova Sardegna

Sassari

Rifiuti, bonifica per l’impianto S’Alga

di Barbara Mastino
Rifiuti, bonifica per l’impianto S’Alga

Dell’operazione si farà carico la Provincia con 300mila euro dei fondi accantonati per la tutela dell’ambiente

10 luglio 2014
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MORES. Via libera della giunta provinciale alla bonifica dell’impianto di compostaggio della ex ditta “S’Alga” di Mores, un progetto preliminare da 300 mila euro che saranno estratti dai fondi accantonati a suo tempo in un capitolo espressamente dedicato a questi interventi. La società di trattamento rifiuti “S’Alga”, come si ricorderà, è in fallimento da anni, e in tutto questo tempo sono risultati inutili i ripetuti solleciti e le diffide che il settore Ambiente della Provincia di Sassari le ha rivolto per provvedere alla bonifica dell’area, dove dal 2010 sono in atto fenomeni di contaminazione del suolo molto gravi, provocati dalle acque piovane che hanno dilavato i cumuli di rifiuti abbandonati nei piazzali. In prima istanza, al posto della ditta avrebbe dovuto farsi carico dei danni ambientali l’amministrazione comunale in cui si trova l’impianto, ma data l’impossibilità finanziaria del Comune di Mores a esercitare il potere sostitutivo è intervenuta in seconda battuta la Provincia, che ha interamente finanziato il progetto. Il progetto elaborato dai tecnici della Provincia prevede il trasferimento all’interno di alcuni capannoni già esistenti di una parte dei rifiuti che attualmente sono stoccati all’aperto; la copertura dei rifiuti restanti con dei teloni impermeabili; lo svuotamento delle vasche di stoccaggio dal percolato e tutti gli interventi necessari per interrompere il flusso del percolato verso i terreni intorno allo stabilimento. «Quel che ci preme maggiormente in questo momento - spiega l’assessore provinciale delle Politiche per l’Ambiente Paolo Denegri - è la tutela dell’ambiente e la messa in sicurezza dell’area, nell’interesse prioritario della comunità locale in tema di salute pubblica. Lo stato di degrado dell’area, infatti, è ormai divenuto insostenibile». Quella in cui la Provincia sta intervenendo con il progetto di messa in sicurezza, spiega invece la presidente Alessandra Giudici, «è una zona caratterizzata per sua vocazione da attività imprenditoriali di alto livello qualitativo nel settore agroalimentare e zootecnico che vanno assolutamente tutelate». Questo primo intervento servirà a rimediare ai danni più ingenti ma non sarà l’unico, come dichiara la stessa presidente Giudici. «Oltre a insinuarci nella procedura fallimentare per il recupero delle somme - annuncia infatti il presidente - chiederemo alla Regione ulteriori finanziamenti per proseguire nella bonifica dell’impianto e per affrontare eventuali altre emergenze nel resto del territorio».

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