La Nuova Sardegna

SASSARI. "La figura dei giovani di supporto al malato" è il progetto regionale Scuola e volontariato al quale hanno partecipato i volontari ospedalieri dell’Avo con l'Istituto "Salvator Ruiu". È stato il dirigente Simone Sechi a dare la completa disponibilità dell’istituto. Docenti referenti per la scuola Simonetta Franca e per Sardegna Solidale Angela Congera.

L'obiettivo è stato quello di promuovere e far conoscere l'associazione Avo tra gli studenti e sviluppare in essi il sentimento di solidarietà verso chi soffre. La programmazione del progetto è stata divisa in cinque fasi.

Nella prima,le referenti del progetto per l’Avo Graziella Gaiani e Guglielmina Desortes, hanno sensibilizzato all’iniziativa gli studenti dell’Istituto tecnico, delle classi III, IV, V spiegando che cosa significa fare del volontariato e in particolare essere volontari ospedalieri. Durante l'incontro i ragazzi hanno manifestato interesse e ben 43 di loro hanno dato la loro adesione per la partecipazione al progetto.

Nella seconda fase i ragazzi interessati ad iniziare il percorso formativo nei diversi reparti dell'Ospedale civile, delle Cliniche universitarie e del Policlinico (dove è presente e opera l'associazione) hanno parlato con il dottor Giorgio Rovasio sull’approccio dei giovani con l' ammalato. In questa occasione gli studenti hanno conosciuto le volontarie tutor, e la presidente dell'associazione, Tanuccia Serra, ha consegnato loro i camici e il distintivo dell'Avo, necessari per poter entrare in corsia.

Gli alunni, accompagnati negli ospedali dal tutor (terza fase), hanno potuto rendersi conto del grande lavoro che si svolge nei vari reparti e sono stati molto sensibili nel supportare l'ammalato dimostrando solidarietà ed empatia.

Nella quarta fase, referenti del progetto, volontarie e insegnanti, hanno accompagnato gli studenti a Cagliari (dove si sono riunite tutte le scuole interessate al progetto Scuola e Volontariato) per la manifestazione: "Gioventù e Solidarietà" ed hanno potuto condividere con gli altri giovani la loro esperienza fatta in corsia, nel dare conforto a chi soffre.

Infine, gli studenti hanno ricevuto gli attestati, pronti a offrire la loro opera di volontari ospedalieri.