La Nuova Sardegna

Sassari

Un ponte provvisorio per Platamona

di Salvatore Santoni
Un ponte provvisorio per Platamona

Nubifragio, dopo la stima dei danni a Sorso e Sennori si studia un bypass temporaneo per il litorale

28 giugno 2014
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SORSO. I danni in Romangia superano i 47milioni. È questa la stima finale che ieri mattina le amministrazioni di Sorso e Sennori hanno portato a Cagliari. Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità un odg unitario che sprona l’esecutivo a mettere in campo azioni concrete. Nel frattempo, la Provincia prepara il piano per ristabilire la viabilità lungo la strada litoranea entro la fine della stagione. «Si è trovata la soluzione più rapida per alleviare il disagio economico degli operatori in costa», annuncia il presidente Alessandra Giudici.

Solo la fontana della Billellera ha riportato 500mila euro di danni. La lista dei danni apre con uno dei monumenti storici identitari di Sorso, per continuare con le perdite di produzione accusate dalle attività dei comparti olivicolo e vitivinicolo, che hanno perso rispettivamente il 40 e 50 per cento del prodotto annuale. Senza contare attrezzature, case private (circa 200 quelle intaccate dal fango) e strade. Una serie di criticità che a Sorso valgono 36 milioni, e a Sennori, superano gli 11.

La pratica del ponte crollato lungo la strada provinciale 81 è sul tavolo di Giuseppe Mela, dirigente del decimo settore “Viabilità” della Provincia. Il team di tecnici che guida, ha scelto di scindere il problema distinguendo la fase provvisoria da quella definitiva. La prima, verte sull’esigenza di fondo di garantire al più presto il ripristino della viabilità di quella che è un’arteria essenziale per l’accesso alla costa, e quindi del tessuto economico della zona. La seconda, è quella che riguarda la procedura di ricostruzione vera e propria che, come tale, si preannuncia complessa. Sì perché, la nuova realizzazione ha bisogno di giusti approfondimenti: uno fra tutti, ad esempio, quello del nuovo studio pluviometrico, per evitare che il nuovo ponte risulti obsoleto dal principio.

Il ponte provvisorio. «Stiamo valutando una sorta di bypass che necessita qualche settimana per essere realizzato», spiega Mela. Tecnicismi a parte, l’idea di fondo è di costituire un passaggio a monte del ponte crollato. Dopo aver garantito adeguatamente il passaggio delle acque del rio Pedrugnanu - posando condotte di opportuna sezione -, i lavori dovrebbero creare una sorta di curva esterna che consentirà di ricongiungere la carreggiata e con essa la fascia costiera. «Una soluzione del tutto provvisoria, che consentirà alla macchina amministrativa gli opportuni studi per progettare la nuova opera», aggiunge il dirigente. Anche l’assessore regionale all’Ambiente, Donatella Spano, ha informato il consiglio regionale della decisione presa in accordo con Alessandra Giudici, oltre ad annunciare la Regione rivendicherà l’assegnazione di gran parte del fondo nazionale di 100 milioni di euro per le emergenze nazionali.

Le mozioni. I testi di maggioranza e minoranza (primi firmatari rispettivamente Roberto Desini e Antonello Peru) sono stati riassorbiti in un ordine del giorno unitario che impegna la giunta a intervenire velocemente, votato all’unanimità dei presenti in aula: 39 voti a favore. Lunedì mattina, i componenti della quarta commissione regionale (fra le altre cose competente in materia di Ambiente, Lavori pubblici e Attività produttive) si recheranno in Romangia per effettuare un sopralluogo, al quale parteciperanno anche il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e il vice presidente Antonello Peru, che da giorni pressava per ricevere i colleghi in “missione”. Le schede di valutazione dei danni, che i comuni romangini hanno portato ieri a Cagliari, verranno esaminate dalla task force regionale nella seduta programmata per martedì prossimo, quando dalle ipotesi si passerà agli stanziamenti reali.

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