La Nuova Sardegna

Sassari

Acqua non potabile, emergenza infinita

di Vincenzo Garofalo
Acqua non potabile, emergenza infinita

Cloriti e fango oltre la norma anche nelle reti idriche di Sorso e Stintino. Abbanoa: entro lunedì si torna alla normalità

26 giugno 2014
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SASSARI. Secondo un’indagine di Acqua Italia, il 77 per cento dei sardi preferisce bere l’acqua che sgorga dai rubinetti. Ne ama gusto e consistenza. Ma gli abitanti di Sassari, Sorso e Stintino è meglio che si dissetino con l’acqua minerale. Da circa un mese dalla rete idrica sgorga un liquido imbevibile: acqua torbida e con concentrazione di cloriti alle stelle. Tanto che i sindaci dei tre Comuni ne hanno vietato l’utilizzo per l’uso alimentare diretto. Tutta colpa di un sofisticato macchinario che, dopo avere ampiamente superato l’età della pensione, ha dato definitivamente forfait, mandando in tilt l’impianto di potabilizzazione di Truncu Reale. Un disagio che nelle promesse di Abbanoa, l’ente regionale che gestisce il sistema idrico in Sardegna, dovrebbe durare ancora qualche giorno. Ieri è arrivato a Sassari il nuovo macchinario che fa parte del sistema di filtraggio e i tecnici di Abbanoa si sono subito messi al lavoro. In una giornata è stata sistemata la linea di dosaggio del cloro e oggi dovrebbe essere rimessa a posto la linea di dosaggio del permanganato. Poi servirà giusto il tempo per registrare e collaudare al meglio il nuovo macchinario, prima che l’acqua distribuita a Sassari e dintorni possa essere considerata di nuovo potabile. «Lunedì o al massimo martedì si dovrebbe tornare alla normalità», fanno sapere da Abbanoa.

Nel frattempo, per far fronte all’emergenza idrica diventata ormai insostenibile, il Comune di Sassari, la Asl e la stessa Abbanoa si sono incontrati per studiare le soluzioni migliori. Poche alternative, nell’attesa che l’impianto di Truncu Reale riprenda a erogare acqua conforme ai parametri di legge, a Sassari i cittadini potranno approvvigionarsi di acqua potabile direttamente dalle autobotti messe a disposizione dal Comune e da Abbanoa. Le autobotti saranno posizionate secondo il seguente calendario: giovedì 26, dalle 11.30 alle 17.00 in piazza Sacro Cuore e in piazzale Segni; venerdì 27, dalle 11.30 alle 17.00 in piazza Sacro Cuore e in via Bottego; sabato 28, dalle 11.30 alle 17.00 in piazza Sacro Cuore e in via Mario Carboni (Li Punti); domenica 29, dalle 11.30 alle 17.00 in piazza Sacro Cuore e in via Ortobene. Inoltre Abbanoa ha messo a disposizione un punto di distribuzione in via Bachelet, con tre rubinetti. I barracelli saranno al fianco della cittadinanza nei vari presidi. Si potranno prendere massimo 30 litri d’acqua a persona. Se l’emergenza idrica non dovesse rientrare secondo i tempi prospettati da Abbanoa, anche il rifornimento di acqua potabile dalle autobotti diventerebbe problematico. In base alle disponibilità di soldi in cassa, la Giunta comunale di Sassari ha stanziato 10 mila euro. Finiti quelli, il Comune dovrà cercare tra le pieghe del bilancio altre somme disponibili per fronteggiare l’emergenza.

«Dopo il vertice dei giorni scorsi con Abbanoa e Asl, focalizzato sulle problematiche che stanno interessando la città in questi giorni, la delibera di oggi è il risultato di un’intesa fatta con il gestore per andare incontro alle esigenze della cittadinanza e predisporre un servizio di autobotti per la distribuzione dell’acqua», spiega il sindaco di Sassari, Nicola Sanna. «Stiamo facendo tutto ciò che in nostro potere per cercare di alleviare i disagi ai sassaresi», precisa l’assessore alla Protezione civile, Luca Taras. «Si tratta di disagi che purtroppo si stanno verificando troppo spesso, e questo aspetto, come amministrazione comunale, lo abbiamo evidenziato con forza ad Abbanoa, che comunque sta fornendo la massima collaborazione e disponibilità per risolvere quanto prima la difficile situazione», continua Taras. «Ora ci faremo promotori di un tavolo di concertazione permanente, che affronti le emergenze idriche e che formuli un protocollo d’intesa e di interventi valido anche in futuro».

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