La Nuova Sardegna

Sassari

Comune, proclamati i 34 consiglieri

di Giovanni Bua
Comune, proclamati i 34 consiglieri

Il sindaco spedisce le lettere agli eletti che rimangono gli stessi della lista ufficiosa. Venerdì 4 luglio il primo consiglio

25 giugno 2014
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SASSARI. E finita la lunga attesa per la proclamazione degli eletti in consiglio comunale. Dopo quasi un mese ieri mattina il sindaco Sanna ha firmato le lettere di proclamazione, e convocato il consiglio per venerdì 4 luglio alle 10 del mattino. Oggi, presumibilmente in mattinata, ci sarà la comunicazione ufficiale che il primo cittadino deve fare alla cittadinanza per informarla sui risultato delle elezioni.

Prassi a parte quel che conta (il verbale del tribunale di Sassari) era nelle mani del sindaco già da lunedì sera, e non contiene nessuna sorpresa rispetto ai nomi dei consiglieri “ufficiosamente” eletti.

Nessun taglio della maggioranza dunque (per giorni si è parlato di Sanna che forse non aveva superato il 65 per cento e dunque avrebbe avuto diritto solo a 22 e non agli attuali 24 consiglieri) e soprattutto nessuna ridistribuzione delle poltrone tra le diverse sigle che compongono la coalizione di centrosinistra.

In maggioranza rimangono 13 i posti per il Partito Democratico (da cui vengono anche i primi tre dei non eletti, che siedono tutti in giunta), uno per l’Idv, uno per Centro Democratico, Sel. Partito dei Sardi e Upc (per cui si parlava, a torto, di una seconda possibile poltrona), 3 per Sassari bella dentro e per Ora Sì.

Tutto confermato anche in minoranza, con il rumor del terzo eletto per il gruppo di Nicola Lucchi che rientra (con buona pace di Palapoli dei Riformatori che dava per certo il suo ripescaggio). L’avvocato avrà 2 posti per Sassari è, come 2 poltrone avranno Sassari Progetto Comune di Rosanna Arru e Forza Italia. Quattro invece gli eletti per il Movimento 5 Stelle guidati dal candidato sindaco Maurilio Murru.

Giochi fatti dunque, con Sanna che, avuto l’elenco dal tribunale, non ha perso tempo a convocare il primo consiglio che dunque sarà venerdì prossimo. Il minimo sindacale per il primo cittadino, che, pur avendo 20 giorni di tempo, non vedeva l’ora di arrivare in aula per mettere da parte il clima mefitico che si respira all’interno del Pd dopo la nomina della giunta e la durissima contestazione di undici dei 13 consiglieri democratici, che hanno promesso battaglia. In attesa di vedere se e come le tensioni si trasferiranno dentro i banchi del consiglio (oggi Sanna tenterà l’ultima mediazione) lunedì è stato nuovamente rinviato il direttivo dei democratici che si doveva pronunciare sul congresso cittadino. Congresso che in molti volevano anticipare ai primi di luglio, scatenando la reazione del “gruppo Sanna”, che temeva un blitz ai suoi danni dell’area Lai-Spissu-Ganau (durissimo in proposito il vice sindaco Gianni Carbini). Accusa rimandata al mittente dal segretario regionale democratico che ha difeso la bontà di un iter congressuale già previsto da un mese, ma ha poi deciso di congelare tutto per evitare ulteriori tensioni. A questo punto, visti i tempi ristretti, la scelta del segretario cittadino slitterà a dopo l’estate.

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