La Nuova Sardegna

Sassari

La “blue tongue” fa strage: morti più di 26mila capi

La “blue tongue” fa strage: morti più di 26mila capi

L’Università fa il punto sulla diffusione della epidemia nel territorio della Asl In corso la campagna di vaccinazione: già protette oltre 1.700 aziende

23 giugno 2014
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SASSARI. Nel territorio della Asl di Sassari la “blue tongue” ha colpito 1.344 aziende ovine, su un totale di tremila, e dopo avere sfiorato 440 mila animali ha provocato la morte di oltre 26 mila capi e importanti danni indiretti sulla sfera riproduttiva di numerosi superstiti. Questi i dati comunicati nei giorni scorsi in occasione del convegno svoltosi nei locali Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Sassari diretto da Francesco Sgarangella.

Il convegno è servito per fare il punto sulla campagna di vaccinazione 2014. La Asl di Sassari è stata incaricata dalla Regione di acquistare i vaccini per tutta la Sardegna e ha proceduto all’acquisto dei vaccini siero tipo BTV1, le cui prime 2.300.000 dosi sono state consegnate a partire dalla prima settimana di aprile. Nei prossimi giorni è previsto l’arrivo del terzo lotto e quindi a seguire del quarto ed ultimo lotto per un totale 3 milioni e 700 mila dosi. Inoltre, sono in arrivo anche 1.300.000 dosi dei sierotipi 2/4 per fronteggiare eventuali emergenze.

La campagna di vaccinazione nella Asl di Sassari è attualmente in corso secondo le indicazioni e la strategia prevista nel protocollo redatto dall’Osservatorio epidemiologico regionale, Centro di referenza nazionale di Teramo, ministero della Salute sulla base delle conclusioni dell’Unità di crisi regionale. In particolare le azioni sanitarie hanno interessato i comuni di Bonorva, Giave, Cossoine, Pozzomaggiore, e quindi del Mejlogu, sia per proteggere i capi sensibili, sia per mettere in sicurezza l’area di Villanova Monteleone e garantire la vendita di centinaia di bovini. La profilassi ha coinvolto anche altre zone della provincia di Sassari a maggior rischio, in particolare il Distretto di Ozieri, Goceano, la Nurra e l’Anglona. Ad oggi sono state interessate dalla vaccinazione un totale di 1.700 aziende ovine su circa 3000 presenti nella Asl di Sassari con una percentuale del 56 per cento, mentre gli interventi vaccinali sono stati oltre 780 mila su circa 1.400.000 previsti (55.71%). «L’obiettivo – ha detto il direttore Franco Sgarangella – è quello di raggiungere prima di agosto una copertura immunitaria di almeno l’80 per cento del patrimonio sensibile per evitare una nuova devastante epidemia». Il Servizio di Sanità animale ha rassicurato che «il vaccino utilizzato è un monovalente BTV1,spento e quindi innocuo ma efficace che necessita di un richiamo». Quindi le raccomandazioni sulla necessità di ricorrere all'attività di profilassi: «Alla base di un’efficace azione di prevenzione contro la blue tongue è necessario agire contro i due nemici: l’insetto vettore, con la profilassi diretta a carico di allevatori e enti pubblici, e la profilassi indiretta con la vaccinazione».

«Le condizioni meteo-climatiche purtroppo sono favorevoli anche quest’anno ad un importante sviluppo degli insetti vettori – ha ribadito Sgarangella – e quindi c'è il rischio di una possibile epidemia, se non si mettono in campo tutte le opportune misure di profilassi. È fondamentale che non ci siano zone scoperte perché ciò potrebbe provocare una rottura immunitaria con la conseguente diffusione del virus che rischierebbe di vanificare l’enorme lavoro dei veterinari e degli allevatori».

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