La Nuova Sardegna

Sassari

Bancali, due bambini di neppure due anni reclusi in carcere

Bancali, due bambini di neppure due anni reclusi in carcere

La denuncia da Maria Grazia Caligaris presidente di Sdi, “Socialismo diritti riforme”, che sollecita l’impiego del braccialetto elettronico per le madri così da liberare i piccoli

21 giugno 2014
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SASSARI. Da qualche settimana un bimbo di un anno e una bambina di un anno e mezzo vivono nel carcere di Bancali, a Sassari, dove sono detenute le rispettive madri, due rom processate per furti.

Lo denuncia Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione «Socialismo Diritti Riforme». «Una situazione che genera sconforto e incredulità», protesta l’ex consigliera regionale.

«Ancora una volta le parole spese dai ministri non hanno riscontro. Sorprende che non sia stato adottato l’impiego del braccialetto elettronico. Il suo impiego rappresenta una novità nell’ambito dell’esecuzione penale, sperimentato in Sardegna in più occasioni».

«In casi come questo il braccialetto elettronico può essere un’utile soluzione», aggiunge Caligaris, «anche perchè le due giovani donne vivono nel campo rom di Fertilia, dove possono essere accudite dai familiari. I piccoli in carcere sono un’aberrazione del sistema detentivo. L’auspicio è che si provveda in tempi strettissimi a restituire ai bambini una condizione di normalità, perchè, nonostante gli sforzi di tutti gli operatori, la condizione detentiva non è l’ideale per la crescita dei neonati».

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