La Nuova Sardegna

Sassari

Acque meteoriche scaricate in rete, i danni sono ingenti

Acque meteoriche scaricate in rete, i danni sono ingenti

Sassari, la storia si ripete: dopo ogni pioggia abbondante il sistema fognario va in tilt

21 giugno 2014
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SASSARI. Il depuratore di Sorso sotto 40 centimetri d’acqua, reti fognarie investite dalla piena e tombini saltati in tantissime strade. Il copione è sempre lo stesso: dopo ogni acquazzone violento si contano i danni nelle reti fognarie. Anche a Sorso - come nel 90 per cento dei Comuni della Sardegna - i canali di smaltimento delle acque piovane vanno a finire nelle fognature. E’ una situazione che crea notevoli danni e seri rischi di inquinamento.

A Sorso i tecnici di Abbanoa hanno ripristinato a tempo di record la funzionalità del depuratore ed eseguito numerosi interventi con l’autospurgo nei punti in cui le reti fognarie sono state intasate dai detriti.

Lunedì, una “bomba d’acqua” ha mandato in tilt un collettore fognario a Porto Torres durante un violento acquazzone. A novembre, durante l’alluvione che ha colpito diversi centri della Gallura e del Nuorose, sono stati seriamente compromessi 15 depuratori, mentre l’esondazione dei fiumi ha spazzato via diversi collettori fognari. Lo smaltimento delle acque meteoriche è di competenza dei Comuni: Abbanoa lo ha ricordato più volte, ed è scritto nelle leggi (Decreto legislativo 152/2006 “Norme in materia ambientale”). È prevista una netta separazione tra lo smaltimento delle acque meteoriche e i reflui fognari. Lo stesso principio è stato confermato in un parere espresso dal Comitato nazionale per la vigilanza sull’uso delle risorse idriche. Anche la convenzione sottoscritta tra l’Autorità d’Ambito e Abbanoa esclude lo smaltimento delle acque meteoriche tra le attività a carico delle tariffe del servizio idrico.

Nonostante il quadro normativo chiarissimo, molti Comuni hanno ancora reti miste. E’ una situazione che rappresenta anche una minaccia ambientale.

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