La Nuova Sardegna

Sassari

Scarichi fognari in spiaggia si cercano i responsabili

di Gavino Masia
Scarichi fognari in spiaggia si cercano i responsabili

Procede l’indagine della Forestale che ha avviato l’acquisizione dei documenti Scogliolungo, gli impianti sono di Abbanoa. Urgenti i lavori per sanare l’anomalia

20 giugno 2014
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PORTO TORRES. Gli esercizi commerciali vicino alla spiaggia dello Scoglio Lungo sono preoccupati che in occasione della pioggia posssano ripetersi le situazioni che hanno già provocato danni e causato una cattiva pubblicità in presenza di clienti. La questione dell’acqua che esce dai tombini e invase le attività prima di riversarsi in spiaggia, è un problema che dovrebbe essere affrontato da Abbanoa, in quanto il gestore dell’acqua ha nelle sue competenze anche gli scarichi fognari. «Il problema è dovuto alla struttura della condotta fognaria gestita da Abbanoa – conferma l’assessore all’Ambiente Gavino Gaspa –: l’amministrazione comunale ha anche ipotizzato una soluzione tecnica che siamo disponibili a illustrare all’ente gestore in un incontro in vista di un possibile intervento. Sarebbe auspicabile che i lavori venissero svolti compatibilmente con il cantiere della pista ciclabile – aggiunge –, che, anche per questo motivo, abbiamo provveduto a spostare nella zona della Renaredda lasciando libero lo spazio in cui si trova l’attività commerciale più colpita dai fenomeni di forte pioggia e l’area interessata». L’auspicio è che questo incontro avvenga nel più breve tempo possibile, conoscendo soprattutto gli interventi biblici di Abbanoa, per venire incontro ai commercianti che sperano di incrementare i loro guadagni proprio durante la bella stagione. Nel frattempo il Corpo Forestale sta proseguendo le indagini dopo l’esposto, e ci sono problemi per quanto riguarda l’intervento dell’Arpas perché l’allagamento si verifica solo quando piove e questo rende davvero difficile la pianificazione. I bocchettoni degli scarichi sulla costa sono inoltre punti da cui entrano ed escono i topi perché quelle condotte sono collegate al sistema fognario, quindi le analisi del caso diventano fondamentali per fare in modo che chi ha responsabilità possa sanare l’anomalia che dura da troppi anni. L’amministrazione comunale deve dunque sollecitare Abbanoa, nell’interesse della cittadinanza e per tutelare la salute pubblica dei bagnanti, chiedendole di intervenire immediatamente. Anche perché ci sono da finire i lavori della pista ciclabile: continuare il percorso significherebbe infatti non risolvere il danno, ritornando poi in un secondo momento per riaprire la strada impiegando doppie risorse e unita lavorative. I gestori del LidoBar e della tabaccheria non si danno pace, e guardano sempre la colorazione del cielo per non aspettarsi brutte sorprese. «Ogni volta che piove forte abbiamo il terrore che l’acqua dall’odore nauseabondo vada ad infiltrasi dentro il gazebo – dicono i commercianti –, creando problemi ai clienti che stanno consumando e che rischiano di venire completamente inondati dalla melma che esce fuori dai tombini. Il giorno dopo tocca a noi pulire e disinfettare tutto l’ambiente interno ed esterno, cosa già capitata in diverse occasioni». L’altro problema è che i reflui arrivano pure nella spiaggia, e alla prima giornata di sole estivo si vedono tanti bambini che giocano sulla sabbia ignari della sporcizia caduta il giorno prima. «Abbiamo timore pure di organizzare alcune iniziative all’aperto – dicono i referenti degli esercizi commerciali –, perché se piove all’improvviso rischiamo parecchio». Ora si attende il risultatod elle indagini della Forestale che ha acquisito i documenti. Non è escluso che possano essere iscritti anche degli indagati. Forse solo allora la situazione sarà risolta.

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