La Nuova Sardegna

Sassari

Una bomba d’acqua: strade e case allagate

di Gianni Bazzoni
Una bomba d’acqua: strade e case allagate

Cede il ponte del rio Predugnanu tra Platamona e la Marina: aperte voragini La Romangia è in ginocchio, danni gravissimi ma non ci sono feriti e dispersi

19 giugno 2014
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SORSO. L’acqua continua a fare paura nel nord Sardegna. Ieri, nel primo pomeriggio, ha provocato il crollo parziale del ponte che attraversa la provinciale 81, la litoranea che collega Platamona con Marina di Sorso, all’altezza del Predugnanu, il rio artificiale nel quale vengono scaricate le acque bianche e la rete fognaria di Sorso. Solo per un caso fortuito non ci sono vittime. Due turisti erano appena transitati con la loro auto, hanno sentito la terra tremare e si sono fermati. Nell’asfalto una voragine lunga sei metri e profonda quattro. Potevano volare dentro, come è già accaduto purtroppo in altre drammatiche alluvioni in Sardegna. I due hanno reagito subito: hanno bloccato un autobus che arrivava dalla parte opposta e segnalato il pericolo. La strada è stata chiusa dalla Provincia che ha deviato il traffico sulla provinciale 48, parallela alla litoranea. La situazione viene monitorata continuamente da vigili del fuoco e tecnici per escludere altre situazioni di pericolo. Solo oggi si potranno quantificare i danni e valutare i tempi di intervento. L’aspettavano tutti il nubifragio. Sapevano che dopo Santa Teresa si sarebbe spostato tra Sassari e la Romangia. E l’onda d’acqua è arrivata all’ora di pranzo, ha sfiorato la periferia del Sassarese - tra Latte Dolce e Sant’Orsola, poi San Giorgio e Bancali - e ha colpito in pieno Sennori e Sorso. Romangia in ginocchio. In poco tempo un fiume d’acqua ha invaso le strade, è sceso impetuoso da Sennori su Sorso con una incredibile forza distruttiva. L’acqua si è trascinata dietro qualunque cosa, si è infilata nelle abitazioni al piano terra, ha riempito scantinati e garage. I muri si sono sbriciolati. È caduto quello laterale del cimitero di Sorso, sono state scoperchiate alcune lapidi e trascinate via in campagna.

La forza torrenziale dell’acqua si è portata via anche il muro di contenimento delle scuole medie, ha sventrato alcune piazze del centro storico (al corso Vittorio Emanuele e alla stazione). Sono stati momenti terribili, con centinaia di richieste di intervento e fasi concitate, persone dichiarate irreperibili e che - poco dopo - per fortuna sono state ritrovate sane e salve. La macchina dei soccorsi è scattata con il coinvolgimento di tutte le unità disponibili: vigili del fuoco, forestale, carabinieri e polizia, protezione civile, polizia municipale, volontari e il 118 che ha potenziato i presidi anche con l’invio di ambulanze fuoristrada. Le situazioni più preoccupanti nelle case con ambienti a livello stradale, inondate d’acqua. Paura per alcune situazioni critiche, con disabili e persone allettate che sono state trasferite ai piani superiori. Gli aiuti sono arrivati anche dai comuni vicini. L’acqua ha proseguito la sua corsa distruttiva verso il mare, trasportando fango e detriti, alberi e materiali raccolti lungo il percorso. L’Anas ha chiuso provvisoriamente la statale 200 “dell’Anglona” dal chilometro 13 al 15 a causa della carreggiata allagata e ha fatto intervenire il proprio personale. Chiusa provvisoriamente anche la provinciale 25, in uscita da Sorso per Porto Torres. Entrambe sono state riaperte quando la situazione è migliorata. Il Piano di emergenza della Protezione civile è stato attivato immediatamente e in serata la situazione era ancora grave ma sotto controllo: non risultavano feriti e dispersi. Danni importanti anche nelle campagne con le colture sommerse dall’acqua e strutture lesionate. Notte con il fiato sospeso, solo da oggi la situazione meteo dovrebbe migliorare.

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