La Nuova Sardegna

Sassari

Il Consiglio si accende sull’asilo nido in vendita

di Barbara Mastino
Il Consiglio si accende sull’asilo nido in vendita

L’opposizione chiede il blocco del bando di gara andato deserto una settimana fa L’assessore comunale Gigi Sarobba: «La gestione pubblica non è più sostenibile»

18 giugno 2014
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OZIERI. Si è acceso sul rendiconto consuntivo il dibattito dell’ultimo consiglio comunale riunitosi, cosa a dir poco eccezionale, davanti a un folto pubblico accorso per assistere al dibattito su alcuni specifici punti. Tra questi in particolare quello relativo alla cessione a privati dell’asilo nido comunale, al centro di una interrogazione del gruppo di opposizione Ozieri Domani che chiedeva il blocco del bando di gara poi scaduto il 9 giugno. Nel frattempo la gara è andata deserta, pertanto le previsioni sul futuro dei 14 dipendenti secondo Ozieri Domani ora sono ancora più fosche di prima. Il gruppo ha chiesto di trovare soluzioni alternative, per salvare l’asilo comunale e i posti di lavoro. L’asilo però è «troppo oneroso» per il Comune, ha detto l’assessore Gigi Sarobba, poiché nonostante le rette basse (cosa sulla quale la minoranza non è assolutamente d’accordo) ci sono pochi bambini e quindi poche famiglie che chiedono di utilizzare il servizio. Se ne riparlerà, comunque, mentre andranno discusse in commissione le interrogazioni del centro destra sul disegno di legge regionale che mira alla riorganizzazione della sanità (vedi box) e della paventata chiusura dell’autoparco Ente Foreste di Bena Maiore, sulla quale il sindaco ha informato che le trattative con l’Ente sono già in corso; è stato invece votato all’unanimità l’ordine del giorno di Alessandro Dongu di Insieme con la richiesta di rafforzare l’informazione sull’applicazione della nuova Iuc e individuare forme per evitare sanzioni a chi pagherà in ritardo le “odiose” tasse, come la Tasi sui servizi comunali. E proprio sulle «troppo alte aliquote della Tasi» si è acceso il dibattito durante la discussione sul consuntivo 2013, poiché secondo Ozieri Domani i quozienti elevati servono «per coprire - ha detto Nanni Terrosu - la diminuzione del fondo di cassa che si legge nel bilancio nonché gli errori compiuti nei sette anni delle giunte Ladu». Il rendiconto è positivo, nonostante i «due milioni di euro di tagli subiti» citati dall’assessore Agostino Pinna in apertura della sua relazione, nella quale il delegato al Bilancio e Programmazione ha sottolineato come si sia comunque riusciti a mantenere i servizi. «A che prezzo?» è stata in sostanza la domanda dei consiglieri di minoranza, da Terrosu ad Antonio Delogu, che ha spronato il Comune a «fare qualcosa di più per i cittadini di Ozieri, specialmente per i giovani, per stimolarli e riavvicinarli a chi amministra» e ha chiesto una diminuzione dei costi citando in particolare gli «sprechi» nell’uso degli automezzi comunali. Una nota dolente per la giunta e il sindaco (si ricorderà la recente discussione sull’uso dei parcheggi per i disabili da parte di mezzi comunali), dalla quale si è acceso un dibattito che ha trasceso l’argomento. Voto favorevole delle maggioranze: i centristi di Mario Cossu, che ha comunque apprezzato le riflessioni di Delogu sul lavoro, e del centro sinistra di Marco Murgia, che ha dimostrato di apprezzare le «scelte coraggiose fatte in un bilancio che mira a gettare le basi per il futuro». Non ha preso parte alla votazione Dongu di Insieme, poiché a suo parere «non si possono amministrare le briciole» e ha manifestato ancora una volta la sua opposizione agli «odiosi vincoli del Patto di Stabilità».

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