La Nuova Sardegna

Sassari

Le tre proposte per la collina dei veleni

di Gianni Bazzoni
Le tre proposte per la collina dei veleni

Anticipazioni sui progetti all’esame di Syndial: escluso il tombamento della discarica, entro 60 giorni il via agli interventi

08 giugno 2014
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SASSARI. Prime anticipazioni sui progetti selezionati per gli interventi di bonifica nella discarica di “Minciaredda”, nell’area industriale di Porto Torres. Sono tre le offerte tecniche di massima sulle quali la Syndial è chiamata a decidere e a fare in modo che - entro 60 giorni - come prevede la recente prescrizione del ministero dell’Ambiente, il progetto possa entrare nella fase esecutiva.

La prima. Un raggruppamento temporaneo di imprese ha proposto la realizzazione di una piattaforma di bonifica, con l’asporto di tutti i suoli e dei rifiuti (anche sotto la falda), il trattamento in loco e lo smaltimento dei residui in discariche autorizzate esistenti (anche con l’eventuale ampliamento degli impianti già autorizzati).

La seconda. L’idea progettuale è sempre quella di attivare una piattaforma, prevedere la rimozione di tutti i materiali non in falda, il trattamento nella piattaforma e lo smaltimento delle rimanenze in una discarica di nuova costruzione nel sito di “Minciaredda” (praticamente su un lato del sito inquinato). La costruzione di una nuova discarica nel territorio comunale di Porto Torres, però, è già stata bocciata dal consiglio comunale e il progetto, dunque, appare irrealizzabile.

La terza. La terza offerta ha raccolto finora solo pareri contrari e, soprattutto, è stata bocciata senza alcuna esitazione dagli enti pubblici interessati: prevede il tombamento della discarica di “Minciaredda” con una procedura che copre e mantiente in loco un disastro ambientale inaccettabile. Specie alla luce delle ultime valutazioni emerse nella conferenza di servizi che si è svolta di recente nella sede del ministero dell’Ambiente.

Il percorso. Syndial ha fatto - prima dell’estate del 2013 - una pre-qualifica con un bando di manifestazione di interesse delle imprese che potevano avere i requisiti per partecipare alla bonifica industriale dell’intero sito di Porto Torres. Hanno risposto più di 20 aziende con una serie di proposte tecniche preliminari di bonifica.

La scelta. Alla fine, sono state ritenute idonee solo le proposte di tre raggruppamenti di imprese che sono stati invitati a partecipare alla gara vera e propria, con una richiesta ufficiale di offerta. La gara è scaduta il 21 ottobre 2013. E a quella data i tre raggruppamenti hanno inviato a Syndial sia l’offerta tecnica che quella economica.

Chiarimenti. Il 20 dicembre 2013 Syndial ha chiesto ai tre gruppi in gara una serie di chiarimenti e informazioni aggiuntive. Il termine per presentare le integrazioni è scaduto il 10 febbraio 2014. Ma due mesi dopo, ad aprile, Syndial - tramite mail - ha inviato alle associazioni temporanee di impresa una nuova richiesta di informazioni, che sono state depositate il 12 maggio scorso.

L’ora delle scelte. Ora l’iter è concluso, Syndial non può andare oltre. Perché nei giorni scorsi è stato notificato il verbale della conferenza di servizi , dove alle pagine 11-12 e 13 si tratta espressamente della bonifica di “Minciaredda”.

La novità. A Syndial è stata comunicata la richiesta di ripristino dello stato dei luoghi ai sensi e per gli effetti dell’articolo 3 comma 32 della legge 549/1995 e del titolo VI del decreto legislativo 152/2006. «I relativi lavori dovranno iniziare entro e non oltre 60 giorni dalla data di notifica del verbale, a tutti gli effetti di legge anche di avvio del procedimento, per l’adozione di opportuno procedimento nei confronti dell’azienda qualora le attività non siano adottate entro detto termine».

La svolta. Il provvedimento che riguarda la collina dei veleni di “Minciaredda”, può rappresentare la svolta anche per le altre attività necessarie nel Sito di interesse nazionale di Porto Torres. Serve una vigilanza ai massimi livelli da parte di tutte le istituzioni interessate affinchè le procedure vengano rispettate.

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