La Nuova Sardegna

Sassari

Anziano disabile rapinato, due arresti

di Gianni Bazzoni
Anziano disabile rapinato, due arresti

A un anno dagli episodi, la squadra mobile ha fermato il basista e l’autore dei colpi. Coinvolta nella storia anche una donna

04 giugno 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Picchiato e rapinato in casa, due volte, da un giovane che - per evitare di essere riconosciuto - gli aveva anche sfilato gli occhiali L’uomo - un pensionato di 76 anni, con problemi di deambulazione e di vista - aveva denunciato solo il secondo episodio alla polizia. E a un anno di distanza, gli investigatori della squadra mobile della questura hanno arrestato i presunti responsabili: Daniele Serra, 28 anni di Florinas (considerato il basista) e Luciano Antonio Pasqualone, 27, sassarese (l’autore materiale delle rapine). Misura cautelare anche per Michela Masia, 21 anni di Ossi, per la quale è stato disposto l’obbligo di dimora in paese. La donna è la convivente di Daniele Serra e più volte si sarebbe recata a casa dell’anziano, nel quartiere Sant’Orsola, insieme al compagno che era stato incaricato di aiutare l’uomo nella coltivazione di un terreno e per svolgere delle commissioni in città.

La storia. Il primo fatto risale al 26 maggio dello scorso anno. Una persona suona a casa del pensionato, con una scusa riesce a farsi aprire la porta. Cerca denaro: l’uomo viene minacciato e picchiato, ma il tentativo di rapina non riesce perché lo sconosciuto - di fronte alla reazione dell’anziano - rinuncia e si allontana. L’uomo non denuncia l’episodio.

La rapina. Cinque giorni dopo, il 31 maggio, il secondo fatto, con modalità identiche. Stavolta l’aggressione è brutale: il pensionato viene picchiato, gettato a terra, colpito con una sedia, privato degli occhiali da vista e del cellulare, immobilizzato. «Dove li hai i soldi?», chiede più volte il rapinatore. Cerca qualcosa che non trova e alla fine si impossessa del portafoglio con 350 euro in contanti.

La denuncia. Stavolta l’uomo chiama la polizia, racconta anche del primo episodio. «Mi è sembrata la stessa persona – dice agli investigatori della Mobile guidati dal dirigente Bibiana Pala – ne sono praticamente certo». Soccorso e accompagnato in ospedale, viene medicato per le lesioni riportate.

I rilievi. Gli specialisti della polizia Scientifica isolano una impronta sul battente della porta della stanza da letto. Il gabinetto regionale identifica Daniele Serra, persona di fiducia del rapinato. Che però in quell’ambiente non ci dovrebbe mai essere stato. «L’ho sempre incontrato nel soggiorno», racconta l’uomo.

Il furto. In mezzo alla storia, il 26 giugno, c’è anche un furto di 650 euro. Daniele Serra arriva a Sant’Orsola con la compagna Michela Masia, e quando il pensionato si assenta un attimo per andare in bagno, probabilmente viene attuato il furto. Lui lo scopre quando i due fidanzati sono già andati via, la stanza da letto è a soqquadro. Dalla finestra riesce a vedere che li attende una terza persona in auto. Secondo gli accertamenti degli investigatori è Luciano Antonio Pasqualone, l’esecutore materiale delle due rapine, sempre su indicazione di Daniele Serra.

Le ordinanze. La squadra mobile chiude le indagini. Il pm Giovanni Porcheddu chiede le ordinanze di custodia in carcere per Serra e Pasqualone (entrambi con numerosi precedenti). Il gip Antonello Spanu emette i provvedimenti, per la donna obbligo di dimora.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative