La Nuova Sardegna

Sassari

Il Comune di Usini fa marketing per il Cagnulari

Il Comune di Usini fa marketing per il Cagnulari

USINI. “Usini e il suo Cagnulari” un binomio perfetto che identifica il paese, a due passi dal capoluogo Turritano, uno dei maggiori produttori del pregiato vino. La valorizzazione di questo vitigno...

03 giugno 2014
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USINI. “Usini e il suo Cagnulari” un binomio perfetto che identifica il paese, a due passi dal capoluogo Turritano, uno dei maggiori produttori del pregiato vino. La valorizzazione di questo vitigno autoctono, passa attraverso l’amministrazione comunale tramite l’assessore alla cultura Michele Virdis, che si fa portatore, coinvolgendo i produttori locali, di idee e progetti promozionali. Le fasi di realizzazione sono già chiare nella mente dell’assessore, da sviluppare in un tempo medio lungo che richiede un impegno mirato al fine di attrarre l’attenzione di un pubblico sempre più numeroso. «Il vino, a detta di uno scienziato come Louis Pasteur “è la bevanda più sana al mondo” – dice Michele Virdis – e ad avvalorare questo giudizio ci sono numerosi attestati di studiosi che nei loro scritti, illustrano le ricadute benefiche del suo consumo quando assunto in maniera misurata. Il Cagnulari specialmente, viene indicato come uno dei vini più complessi, ricco di polifenoli e di proprietà organolettiche identificabili nel suo profumo e sapore esclusivo».

Per fare conoscere il Cagnulari ad un vasto pubblico si è pensato di utilizzare un veicolo di forte richiamo turistico come la “La Cavalcata Sarda” Ad ospitare i gusti e i sapori della Sardegna in piazza Castello durante la kermesse delle bellezze di Sardegna, sono stati allestiti degli appositi stand dove hanno trovato spazio produttori ed artigiani del territorio e non solo. Convinti di dare visibilità e prestigio a questo vitigno e ai progetti che l’amministrazione vuole realizzare, la cantina Galavera di Antonio Merella e la cantina Tanarighe di Giovanni Chessa hanno preso parte all’iniziativa raccogliendo centinaia di attestati di stima e eleggendo il Cagnulari come uno dei vini più prestigiosi. «Si sa che l’economia del comune di Usini si basa sull’ agricoltura e in special modo sulla coltivazione della vite che occupa la maggior parte dei 30 chilometri quadrati di territorio – dice Michele Virdis –. Ogni occasione quindi può diventare opportunità per far conoscere Usini come uno dei territori altamente vocati per la produzione del vino, quindi si vuole continuare una tradizione che si perde nella notte dei tempi e le antiche cantine di Don Peppino Diaz, ormai destinate a museo, attestano la passione degli usinesi per la viticoltura».

Franco Cuccuru

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