La Nuova Sardegna

Sassari

Asinara, salta un tubo e il Parco resta senz’acqua

di Gianni Bazzoni
Asinara, salta un tubo e il Parco resta senz’acqua

La situazione di disagio risolta dopo diverse ore grazie all’intervento del Comune Il problema si trascina da anni: bloccati nelle casse della Regione 4milioni di euro

01 giugno 2014
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PORTO TORRES. Il sistema idrico integrato del Parco nazionale dell’Asinara continua ad essere un problema di grave entità soprattutto durante la stagione estiva.

Ieri mattina l’ultima anomalia, nel “quartiere” di Cala d’Oliva, che ha rischiato seriamente di lasciare senz’acqua l’intero Parco: l’interruzione idrica si è verificata durante le prime ore del mattino, dovuta alla rottura di una condotta da 50 millimetri, e ha creato grande preoccupazione nella cooperativa che gestisce l’ostello e il ristorante per via delle oltre sessanta prenotazioni che dovevano arrivare sull’isola in giornata. Per tamponare ancora una volta l’emergenza idrica si è chiesto aiuto al dirigente della struttura tecnica del Comune, l’ingegner Claudio Vinci, che ha immediatamente attivato la procedura d’urgenza per la manutenzione straordinaria e la messa in ripristino della condotta. Il gommone a disposizione della polizia locale ha viaggiato tra l’Asinara e Stintino per trasportare tutta l’attrezzatura necessaria a risolvere la problematica, e gli operatori dell’ufficio Manutenzioni hanno eseguito i lavori di ripristino fino alle prime ore del pomeriggio. Oltre alla sostituzione del tubo, comunque, si è anche provveduto all’intera ricarica del serbatoio che si era svuotato nelle ore precedenti. L’amministrazione comunale ha rattoppato diverse volte sia gli impianti di rete idrica sia quelli della depurazione delle acque, ma ha pure predisposto una relazione tecnica dove si indicano i fondi che occorrono per questa annualità (circa 130 mila euro) riguardo alle diramazioni di Fornelli, Cala Reale e Cala d’Oliva. Negli anni scorsi, periodo antecedente a giugno 2010, la Regione assicurava la copertura finanziaria del servizio idrico fognario con un finanziamento annuale, erogato a una società privata che garantiva la gestione idrica sull’isola per tutto l’anno. C’è poi il finanziamento di 4 milioni e 200mila euro destinato nel 2011 al rifacimento della rete idrica dell’Asinara che sono fermi beffardamente nelle casse della Regione. Una situazione che rischia di precipitare senza la copertura finanziaria richiesta per i lavori, insomma, e che non permetterà di garantire i parametri di qualità delle acque destinate al consumo umano e in materia di reflui. In queste condizioni, ha scritto nella relazione l’ingegnere Vinci, verrebbero a mancare i requisiti igienico-sanitari per la vivibilità delle persone sull’isola dell’Asinara.

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