La Nuova Sardegna

Sassari

Addio a Jaguse, maestra di danza e di vita

Addio a Jaguse, maestra di danza e di vita

Sassari, si è spenta la ballerina praghese Vrankova che portò il balletto in città e insegnò a centinaia di allieve

30 maggio 2014
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SASSARI. Forse sono poche le persone che hanno ricevuto l’affetto dei propri allievi fino all’ultimo respiro. Jaguse Vrankova è una di queste. La ballerina praghese, che per prima ha portato la danza in città, si è spenta l’altra notte, a 81 anni. Dopo una lunga malattia durante la quale si sono alternate al suo capezzale, oltre ai familiari, anche tante affezionate alunne alle quali insegnò a stare sulle punte. Perché per loro Jaga era non solo la “Maestra”di danza per eccellenza, ma anche una maestra di vita.

Rigida e rigorosa quando impartiva le lezioni sul parquet e alla sbarra, sapeva sciogliersi nei momenti di convivialità e mai aveva fatto mancare l’affetto alle sue ragazze che l’hanno ripagata standole vicino e coccolandola nel letto della clinica universitaria dove era ricoverata da alcuni mesi. Carattere forte e dolcezza si fondevano in questa donna, acclamata come prima ballerina al teatro di Praga, che scelse di lasciare la cortina di ferro ma anche un palcoscenico importante e i successi che bravura e la notorietà le avevano concesso. Dopo un periodo trascorso in Liguria, approdò infine in Sardegna.

E ora per il mondo della danza sassarese la morte di Jaguse Vrankova è una perdita enorme. Con lei se ne va una pioniera che negli anni Settanta, al suo arrivo in città, fondando la scuola “Città di Sassari”, riuscì a portare il magico mondo del balletto classico, allora relegato ai programmi televisivi e a far crescere generazioni di ballerine che si sono fatte strada come professioniste in compagnie e teatri a livello nazionale e internazionale e a loro volta hanno aperto scuole di danza tutte frequentatissime.

Contribuì, insomma, la Vrankova, alla diffusione e alla conoscenza di una disciplina che allora a Sassari non veniva praticata e che fino al suo ingresso nel panorama locale aveva avuto come unico punto di riferimento una scuola cagliaritana.

In tutti questi anni di attività la Vrankova ha sempre puntato a fare della sua scuola una struttura stabile e a disposizione della città e si è battuta perchè le istituzioni sostenessero il suo progetto. E di questo si doleva, anche nelle ultime ore di vita: che l’importanza di un arte come la danza classica non avesse avuto il riconoscimento che le avrebbe dovuto essere attribuito.

I funerali di Jaguse non sono ancora stati fissati. La famiglia (la ballerina ha un figlio e nipoti), si è stretta nel dolore come le sue “ragazze” che ieri le hanno dato commosse in lacrime l’ultimo saluto e l’ultimo bacio.

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