La Nuova Sardegna

Sassari

Ambulante pestato ad Alà, citati nuovi testi

Ambulante pestato ad Alà, citati nuovi testi

Processo per la rapina del 2009: uno dei legali ha chiesto e ottenuto di sentire altre cinque persone

22 maggio 2014
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SASSARI. Due anni fa, in aula, l’ambulante marocchino aveva riconosciuto i suoi aggressori e aveva raccontato ai giudici il calvario di quella notte tra il 5 e il 6 ottobre del 2009. «Erano almeno una ventina, ci hanno massacrati di botte. Mentre ci picchiavano hanno detto cose che non voglio ripetere in quest'aula perché sono parole che fanno male ancora oggi».

Ieri, davanti al collegio presieduto da Pietro Fanile, si è celebrata l’udienza del processo che vede cinque giovani di Alà dei Sardi imputati di rapina, lesioni personali aggravate, danneggiamento, discriminazione e odio etnico e razziale. Si tratta di Antonio Scanu, Antonio Mazzone, Stefano Nieddu, Paolo Scanu, Filippo Doneddu. Altri due sono già stati condannati nel 2012 con rito abbreviato alla pena di quattro anni e mezzo.

Il marocchino raccontò ai giudici di quell’assalto razzista subìto durante la notte vicino alle cumbessias di San Francesco che gli è costato due complicati interventi maxillo facciali e l’indebolimento permanente della vista a un occhio. Effetto di una bottigliata in pieno volto, «sferrata – aveva spiegato in aula – mentre chiedevo a quelle persone cosa volessero da me e da mio fratello». Il pestaggio si concluse con la rapina di 1500 euro e di qualche scatola di tessuti.

Ieri in aula hanno testimoniato due carabinieri che intervennero la sera della festa di Alà dei Sardi e che hanno spiegato come nell’area ci fossero diversi furgoni in sosta. Ma la vera novità dell’udienza è che l’avvocato Sabina Useli – che dopo due anni torna a essere il legale di fiducia di Nieddu – ha chiesto l’acquisizione agli atti dei tabulati del cellulare dell’imputato perché a suo dire il giorno del pestaggio il giovane non si trovava ad Alà. E, sebbene l’istruttoria fosse praticamente conclusa, ha anche ottenuto di poter citare e sentire cinque nuovi testi. (na.co.)

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