La Nuova Sardegna

Sassari

Talco con cianuro per tagliare l’eroina, è allarme

di Gianni Bazzoni
Talco con cianuro per tagliare l’eroina, è allarme

Il sospetto dopo alcune morti a Sassari e Porto Torres e i sette casi di overdose registrati in pochi giorni

19 maggio 2014
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SASSARI. Talco con acido cianidrico, è questa la sostanza con la quale potrebbe essere stata tagliata la partita di eroina che sta circolando nella piazza del Sassarese (tra la città e i centri vicini: Porto Torres, Sorso, Sennori e Csstelsardo) e che in pochi giorni ha già messo a rischio la vita di sette tossicodipendenti. Negli ambienti dei consumatori c’è grande agitazione, anche perché in questi casi si cerca di capire da dove arriva il “pacco”, mentre gli investigatori attendono i risultati degli esami tossicologici su alcuni reperti prima di confermare o meno il sospetto.

Di certo si sa che c’è una fornitura di eroina «tagliata con mondezza» - come ha detto l’altra sera uno degli inquirenti che si occupano della vicenda - che ci sono stati già alcuni morti (e proprio a questi casi si riferiscono gli esami tossicologici) e sette persone salvate in extremis grazie al provvidenziale intervento degli operatori del 118. L’ultimo fatto in ordine di tempo, sabato pomeriggio a Porto Torres. Un giovane è stato accompagnato alla guardia medica in auto da un conoscente che l’ha affidato al vigilante e poi è andato via (forse per evitare guai vista la situazione). Il paziente è stato sistemato su una sedia a rotelle, aveva già una grave crisi respiratoria e in quel momento ha perso conoscenza. L’intervento del medico del 118 e dei suoi collaboratori (la sede è nella stessa struttura) è stato immediato. Una lotta contro il tempo per “riprendere” quella vita che è rimasta appesa a un filo per un tempo che è sembrato lunghissimo. Sono state necessarie ben quattro fiale di Narcan (il farmaco che annulla gli effetti dell’eroina) e la somministrazione di ossigeno in maniera continua per salvare la persona che - poco prima - aveva assunto una dose di eroina. La sensazione dei medici intervenuti negli ultimi giorni per fronteggiare quella che si sta profilando come una vera e propria emergenza, è che non si tratti di dosi di eroina troppo pura (solitamente bastano una o due fiale di Narcan per risolvere il problema) ma, appunto, di droga tagliata con sostanze velenose. E il primo pensiero è andato al cianuro. Era già accaduto in passato, anche a Sassari.

Le indagini stanno muovendo i primi passi. «La certezza la daranno i risultati degli esami tossicologici – ha spiegato uno degli investigatori che da settimane seguono il fenomeno – perché i medici, giustamente, hanno indicato quello che può essere un pericolo reale, ma abbiamo bisogno delle prove per dare corso ad altre attività specifiche». C’è grande preoccupazione, e anche paura. Il numero dei consumatori di eroina è cresciuto progressivamente negli ultimi due anni e si è abbassata parecchio l’età dei consumatori. Non solo il ritorno del “buco”, l’eroina viene anche fumata e inalata. Sette interventi salva vita in pochi giorni sono un segnale allarmante, e si può dire che finora è andata bene. Anche se prima ci sono quei due-tre episodi di tossicodipendenti atipici che hanno perso la vita e sui quali sono concentrate le indagini di polizia e carabinieri.

La riflessione di chi da anni opera nel settore del soccorso e del pronto intervento sanitario, è che se si tratta davvero di eroina tagliata con cianuro (o con una sostanza che contiene cianuro) la morte può arrivare molto più rapidamente di quanto non accade con una overdose. E il rischio - in circostanze particolari - è quello di non arrivare in tempo. «Finora ce l’abbiamo fatta, almeno negli ultimi giorni. Una corsa contro il tempo, ma è una sfida terribile». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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