La Nuova Sardegna

Sassari

Premiato il caglio dal fico d’India

Premiato il caglio dal fico d’India

Nuovo successo dei ragazzi dell’Angioy al concorso “I giovani e le scienze”

11 maggio 2014
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SASSARI. E tre. Nuovo successo al concorso europeo “I giovani e le scienze” per i ragazzi del corso di chimica dell’Istituto Angioy che, con un formaggio prodotto con caglio ricavato dal fico d’India, hanno ottenuto un prestigioso attestato dalla Yale Science&Engineering Association Inc. della omonima e blasonata università statunitense. I diciottenni della quarta A Eleonora Manca, di Ossi, e Luca Mellino, di Ardara gli autori del riuscito esperimento che ha consentito di affermare come il caglio vegetale (che già viene utilizzato per prodotti di nicchia anche in Sardegna) possa essere ricavato anche sfruttando una pianta tipica e presente in grandi quantità in Sardegna.

È la terza volta, appunto, che a Milano, dove ogni anno si tiene il concorso promosso dalla Fast (la Federazione delle associazioni tecniche e scientifiche) e sotto il patrocinio della Presidenza della Repubblica, arriva un riconoscimento importante per gli alunni della professoressa Enza Zucca, in questa occasione per un progetto sviluppato con la collega Annamaria Roggio e con l’indispensabile apporto del tecnico Roberto Satta .

Alla prima partecipazione gli studenti dell’Istituto industriale avevano convinto la giuria con uno shampo alla cipolla, la seconda volta erano stati premiati per aver sviluppato energia fotovoltaica dalle bucce d’uva. Un bilancio assolutamente positivo che conferma l’impegno e l’entusiasmo di allievi e docenti della scuola diretta da Marisa Castellini.

Grande la soddisfazione di Eleonora e Luca che hanno messo dentro il progetto il loro back ground. Le famiglie lavorano nel settore lattiero-caseario, eppoi per il progetto si sono anche ispirati all’Expo 2015 che punta proprio sulla valorizzazione della tradizione alimentare.

«Per tutti noi è stato un risultato di valore – afferma la professoressa Zucca – : il nostro progetto è arrivato in finale con altri 47, di cui otto provenienti da Brasile, Russia, Olanda , Belgio, Germania Messico, Spagna e Tunisia. Tra viaggi studio e attestati sono state 25 le scuole premiate».

In laboratorio per mesi Eleonaro e Luca hanno “coltivato” l’esperimento. Il coagulante (o caglio) è stato estratto dal fico d’India dopo un procedimento in varie fasi. Alla fine ecco apparire la piccolissima forma di formaggio. Che però non si è potuto assaggiare poichè avrebbe dovuto essere sottoposto a un procedimento di sterilizzazione. Ma questa sarà una fase eventualmente da approfondire se potrà arrivare sul mercato: perché il formaggio realizzato nei laboratori dell’Angioy accontenta quella esigente fascia di persone che non amano cibarsi di prodotti animali. (p.f.)

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