La Nuova Sardegna

Sassari

Piani personalizzati, mancano i fondi

A Nulvi il Comune denuncia i ritardi della Regione: «Difficile anticipare somme considerevoli»

11 maggio 2014
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NULVI. Anche il Comune di Nulvi, come un po’ tutti gli enti che hanno attivato questo tipo di procedura, si trova in grosse difficoltà a garantire i piani personalizzati 2014, ovvero quei progetti rivolti a persone con grave disabilità e funzionali a che le stesse possano godere di un garantito servizio di assistenza, totalmente a carico della Regione e realizzato attraverso il fondo per la non autosufficienza. La Regione infatti non ha ancora provveduto ad approvare i piani personalizzati 2014 (legge 162) nonostante, come da procedura, anche quest’anno le domande sono state inoltrate dal Comune di Nulvi agli uffici competenti nel mese di febbraio. Ancora però la delibera regionale, che era attesa per marzo/aprile, non è stata approvata e al contempo la Regione, lo scorso 28 marzo, aveva deliberato invece la proroga ulteriore dei piani personalizzati 2013 sino al 30 giugno 2014. Alla luce dei fatti i Comuni, fra cui Nulvi, si sono trovati nelle condizioni di dover sopperire a questa situazione legata alla proroga e alla mancata delibera per il 2014, per cui dovranno provvedere ad anticipare le risorse necessarie per proseguire con i piani personalizzati attingendo dai fondi derivanti dalle casse comunali. Si tratta di cifre considerevoli, considerato che in paese le persone che beneficiano di questi finanziamenti sono in numero elevato. «Chiaramente l’amministrazione comunale garantirà comunque la copertura sino al 30 giugno - ci tengono a precisare gli amministratori - così come richiesto dalla stessa Regione, andando incontro alle esigenze dei cittadini, anche se questa operazione comporterà un notevole sforzo che il Comune compie con massima disponibilità e volontà, nei limiti delle sue possibilità, ma che non può sostituirsi a quello previsto e necessario dell'istituzione regionale». «Sembra che si faccia affidamento solo sulla possibilità da parte dei Comuni di anticipare le risorse necessarie - sottolinea il vicesindaco Barbara Nardecchia - quasi che le amministrazioni fossero l’ultimo presidio a difesa dei diritti del cittadino. Ci aspettavamo che la Regione dimostrasse una maggiore e più puntuale attenzione verso un settore delicato come quello dell'assistenza alle persone con gravi disabilità, invece sembrerebbe che l’argomento non sia prioritario e che le indicazioni rimandino a linee di intervento ancora da approvare, che non danno garanzie sull’erogazione delle risorse previste e che si scontrano con le reali esigenze dei Comuni e soprattutto dei cittadini».

Mauro Tedde

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