La Nuova Sardegna

CHIARAMONTI. Nel 1938, non ancora ventenne, lasciò il suo paese natio, Chiaramonti, per arruolarsi nella Regia Guardia di Finanza. Nell’aprile del 1944, il finanziere Giovanni Gavino Tolis fu posto sotto sorveglianza dal Comando della Polizia confinaria germanica e poi condotto nel carcere di San Vittore,a Milano. Transitando prima per il campo di concentramento di Fossoli e poi per il lager di Bolzano, venne infine destinato al campo di sterminio di Mauthausen, in Austria, dove a soli venticinque anni morì per i maltrattamenti e le privazioni il 28 dicembre del ’44. La sua colpa fu quella di aver favorito l’espatrio in territorio elvetico di profughi ebrei e perseguitati con quello spirito di sacrificio che nel 2010 gli varrà la medaglia d’oro al merito civile.

Nel settantesimo anniversario del suo arresto e della deportazione, il Comune di Chiaramonti e i Lions Club di Castelsardo onoreranno il valoroso concittadino e finanziere nella cerimonia che si terrà sabato 10 maggio alle 18 nella sala del consiglio comunale in via Brigata Sassari. In quella circostanza, i Lions collocheranno una targa marmorea nella casa natale di Giovanni Gavino Tolis e il consiglio comunale conferirà la cittadinanza onoraria al capitano Gerardo Severino, autore del libro «Il contrabbandiere di uomini, storia del finanziere Giovanni Gavino Tolis, un eroe del bene al servizio dell’umanità (1919-1944)». Alla commemorazione interverranno il sindaco Marco Pischedda, il presidente dei Lions Club di Castelsardo Carlo Patatu, esponenti dei Comandi provinciale, regionale e generale della Guardia di Finanza, il tenente colonnello Piergiuseppe Cananzi dell’Ufficio stampa del Comando generale della GdF e il capitano Gerardo Severino, direttore del Museo storico della Guardia di Finanza. Allieterà la serata l’esibizione del Coro de Tzaramonte, diretto dal maestro Salvatore Moraccini.

Letizia Villa