La Nuova Sardegna

Sassari

Poliambulatorio: un’attesa infinita

Poliambulatorio: un’attesa infinita

Si allungano i tempi del trasferimento dei servizi sanitari da via delle Terme

03 maggio 2014
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PORTO TORRES. Sul trasferimento dei servizi sanitari dalla vecchia struttura di via delle Terme al Poliambulatorio in regione Andriolu si sono consumati fiumi d’inchiostro tra interrogazioni e mozioni, ma sinora niente di quanto assicurato dall’Asl di Sassari e dalla politica regionale – che ha inaugurato più volte in pompa magna la struttura – è mai avvenuto. Eppure l’impegno formale dei vertici aziendali dell’Asl pareva sicuro dopo aver valutato quanto fosse fatiscente la palazzina di via delle Terme, inaccessibile tra l’altro alle persone disabili e a quelle con problemi di deambulazione. Qui è però ancora presente la maggiore offerta della specialistica. Ossia ambulatori di cardiologia, chirurgia, dermatologia, diabetologia, ortopedia, neurologia, ginecologia, oculistica, otorinolaringoiatria, urologia. Oltre al Centro unico prenotazioni, chiuso per qualche tempo causa assenza di impiegati (così recitava un cartello appeso alla porta d’ingresso), un punto prelievi, la cassa ticket, l’ufficio di scelta e revoca del medico e l’ambulatorio di igiene mentale. Oltre dieci anni fa il Comune mise a disposizione dell'ente sanitario, in comodato gratuito, l'ex carcere mai entrato in funzione costruito con fondi del ministero di Grazia e giustizia. Ma da quel momento i servizi ancora presenti dentro il Poliambulatorio sono solo il Consultorio familiare, la guardia medica, pneumologia e da qualche mese il Servizio 118. Il Centro dialisi si trova in una palazzina vicino, ma rappresenta un vero fiore all’occhiello da sempre con l’aggiunta del servizio estivo che garantisce la cura a dializzati che vengono in vacanza nelle località dell’area vasta. Concentrare tutta la specialistica nella struttura dell’Andriolu rappresenta una logica conseguenza degli accordi sulla cessione degli stabili da parte dell’ente locale, dove anche i medici si trovano d’accordo per poter operare in locali idonei dove non esistono barriere architettoniche. (g.m.)

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