La Nuova Sardegna

Sassari

Bonifiche sospese, stagione in pericolo

Bonifiche sospese, stagione in pericolo

L’ultima beffa: sulla spiaggia più grande del borgo cumuli di sabbia plumbea e recinzioni

26 aprile 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L’ultima beffa all’Argentiera sono le bonifiche della zona che si affaccia sul mare. In particolare della spiaggia più grande che qui chiamano Pozzo San Nicola. C’è una gradinata, sotto la quale erano stati tombati i materiali di risulta dell’attività di estrazione. I lavori prevedono il risamento dell’area e la messa in sicurezza con la creazione di un muro di contenimento. Lavori oggetto di un contenzioso tra il Comune e la società L’Argentiera spa. Lavori che secondo PalazzoDucale avrebbe dovuto eseguire il privato e secondo il privato l’amministrazione comunale. Alla fine li sta realizzando il Comune con fondi regionali.

Ma ecco la beffa. Avviato a marzo, il cantiere, a cui sta lavorando la ditta Giuseppe Angius spa, si sarebbe dovuto chiudere a giugno, ma lo scorso mese, dopo appena due settimane, tutto si è fermato per motivi tecnici. Intanto cumuli di sabbia plumbea sono ammucchiati sulla spiaggia. Una presenza che minaccia l’avvio della stagione balneare: stendersi al sole lì, tra ruspe, recinzioni e mucchi di pietrisco è deprimente, e tutto ciò sta contribuendo a spezzare i sogni di incasso del piccolo chiosco che vi opera e assicura da diverse stagioni un servizio utile per i bagnanti.

Giampaolo Pulina in questi giorni sta rinnovando il suo punto di ristoro El Sombrero e guarda con malumore verso quell’ammasso grigio a pochi metri. «Mi chiedo se i tempi di esecuzione dei lavori, a questo punto, potranno essere rispettati – si interroga –. Siamo a fine aprile e non si è più vista l’ombra di un operaio. Intanto per quanto mi riguarda sto subendo disagi. I miei fornitori non si possono più avvicinare con l’auto e quindi il trasporto della merce può essere assicurato solo attraverso la piccola gradinata rimasta l’unico accesso alla spiaggia».

« Nelle festività pasquali ho tenuto aperto – prosegue il gestore del chiosco – e qualche cliente si è visto. Ma più in là cosa succederà? La spiaggia non si presenta ospitale, in queste condizioni, e io non potrei certo dar torto a chi scegliesse di andare da un’altra parte». (p.f.)

In Primo Piano

Video

Stefano Cherchi addio: a Sassari l'applauso della folla commossa per il fantino morto in Australia

Le nostre iniziative