La Nuova Sardegna

Sassari

Degrado e silenzio, così finisce un sogno

SASSARI. La gelateria da Ernesto, gestita da Lorena Casula, è aperta tutto l’anno. Una sfida al silenzio, all’indifferenza e all’abbandono di quel gioiello che dovrebbe essere Platamona. Di fronte...

24 aprile 2014
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SASSARI. La gelateria da Ernesto, gestita da Lorena Casula, è aperta tutto l’anno. Una sfida al silenzio, all’indifferenza e all’abbandono di quel gioiello che dovrebbe essere Platamona. Di fronte allì’incendio e alla distruzione che aggiunge degrado a degrado, non ci sono giustificazioni.

«Da troppi anni è così, Platamona è stata dimenticata. E dire che era sulla bocca di tutti gli amministratori, di chi ha parlato di rilancio e turismo, di ambiente e nuove speranze. Ecco i risultati».

Guardarsi attorno serve solo a dare ragione a chi qui ci vive tutto l’anno e, in fondo, in quel ristorante all’angolo della rotonda - oggi tristemente chiuso - c’è nata. Errori su errori, annunci e promesse non mantenute. «Si sono presi anche il marciapiede e l’hanno trasformato in un parcheggio, così la gente non può neppure passarci». Più avanti il tour della distruzione e del degrado regala il Lido Iride: una storia raccontata migliaia di volte, sempre allo stesso modo. Soldi trovati e poi persi. Bandi pubblicati e dimenticati, situazioni inspiegabili in una società moderna che cancellano anni e anni di splendore che appartengono al passato, sono foto in bianco e nero.

Platamona? «Ora diventerà attuale, tutti i candidati sindaci ne parleranno fino al giorno delle elezioni, poi una delle risorse più importanti del territorio - che può unire le iniziative di tre comuni - scivolerà nel dimenticatoio. Come sempre. (g.b.)

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