La Nuova Sardegna

Sassari

Crolla il soffitto, tutti salvi per miracolo

di Luigi Soriga
Crolla il soffitto, tutti salvi per miracolo

Sassari, gli alloggi sono stati appena ristrutturati e due famiglie ci abitavano da una settimana

20 aprile 2014
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SASSARI. Quella casetta in Canadà, risistemata e tirata a lucido, il Comune gliel’aveva riconsegnata da appena una settimana. Mai si sarebbero sognati che un bel pezzo di soffitto potesse piovere giù, di punto in bianco sulle loro teste. E invece è successo proprio venerdì sera, verso le 21.

La mamma era ai fornelli, stava facendo bollire l’acqua per buttare la pasta. Il figlio era vicino a lei che curiosava. Il marito invece si trovava in bagno sotto la doccia. «Abbiamo sentito un rumore strano – racconta la signora – come di una crepa che si apre. Poi, dopo qualche secondo, è venuto giù l’intonaco». Calcinacci grossi e pesanti, circa un metro quadrato di materiale, che si è abbattuto sopra il divano. Se il cedimento si fosse verificato un’ora più tardi, con la famiglia seduta davanti alla televisione, le conseguenze sarebbero state ben diverse. Invece per fortuna è andata bene, e alle 22 padre, madre e figlio sono fuori dalla loro abitazione, nella piccola striscia di asfalto di via Anglona, a guardare i vigili del fuoco all’opera.

I tecnici controllano la situazione dell’intonaco, verificano la tenuta, dopodiché assestano i primi colpi. Vengono giù porzioni ampie di soffitto, alla fine precipitano sul pavimento almeno otto metri quadrati di solaio. L’alloggio comunale è praticamente inagibile e i due assegnatari, cioè quelli del piano terra e qu elli del primo piano, dovranno traslocare temporaneamente all’Hotel il Vialetto. E non si sa per quante settimane, dal momento che dopo l’intervento dei vigili del fuoco sarà il turno dei tencici comunali, al quale spetterà la verifica statica non solo della casa danneggiata, ma a questo punto anche degli altri appartamenti ristrutturati da poco.

In attesa di conferme più precise, la spiegazione più verosimile di ciò che è accaduto potrebbe essere questa: si tratta di immobili che hanno più di mezzo secolo, e gli stessi solai sono vecchi di 50 anni. Significa che in tutto quest’arco di tempo sono stati risistemati più volte, e dunque il loro spessore e peso è diventato più consistente. Anche l’ultimo intervento è consistito nella classica rasatura, livellatura e tinteggiata, senza la rimozione degli strati precedenti sino ad arrivare alle tavelle.

Perciò se il tempo di asciugatura del materiale non è stato sufficiente, per la fretta di riconsegnare le abitazioni agli assegnatari, il nuovo intonaco potrebbe non aver fatto sufficientemente presa e potrebbe essersi staccato. O ancora il cedimento potrebbe essere stato ancora più drastico: il trasloco, lo spostamento dei mobili al piano superiore, potrebbe aver impresso delle sollecitazioni tali al soffitto da innescare il distacco totale dell’intonaco.

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