La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso, il Psd’Az e l’Udc danno lo stop a Morghen

di Salvatore Santoni
Sorso, il Psd’Az e l’Udc danno lo stop a Morghen

I sardisti annunciano l’appoggio a Mino Roggio e sconfessano il segretario locale Due assessori dello scudo crociato corrono da soli, il capogruppo con i moderati

16 aprile 2014
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SORSO. La coalizione che sostiene Giuseppe Morghen scricchiola. Il Psd’Az dichiara di aderire al progetto di Mino Roggio disconoscendo Bruno Seghene quale rappresentante locale del partito e smentendo le voci circa il rinnovo del sostegno a Morghen. E un’altra rottura si consuma nell’Udc, dove gli assessori Agostino Delogu e Giuseppe Cattari saranno candidati da indipendenti, mentre il capogruppo Luigi Macciocu sosterrà Roggio.

Psd’Az. «L’unico delegato incaricato a trattare la posizione del Psd’Az in vista delle prossime elezioni comunali di Sorso è Giovanni Spanu», dichiara Pietro Madeddu, segretario provinciale del partito. Nei giorni scorsi Spanu aveva espresso l’adesione al progetto alternativo all’asse Peru-Morghen, annunciando che i sardisti avrebbero sostenuto Mino Roggio. Sulla presa di posizione di Spanu qualcuno ha storto il naso. «In qualità di segretario e portavoce cittadino mi sento di poter affermare senza paura di essere smentito che il Psd’az di Sorso, coerentemente con le scelte portate avanti in questi ultimi 5 anni, sosterrà la lista civica guidata dall’attuale sindaco Giuseppe Morghen, con un significativo contributo in termini politici e programmatici», si legge in una nota. Tradotto: i sardisti stanno con Morghen. A parlare è Bruno Seghene, ex assessore della giunta di centro sinistra guidata da Antonio Spano e ora presidente della Romangia Servizi, società partecipata al 100 per cento dal Comune. Ma la versione di Seghene non è riconosciuta dal partito. Infatti, per la federazione provinciale del Psd’Az le parole del presidente della Romangia Servizi non hanno valore, come non hanno valore accordi da lui eventualmente presi con le altre forze politiche. «Siamo sempre rimasti in contatto costante con Spanu che ci ha tenuto informati passo dopo passo rispetto all’evoluzione delle trattative, che si sono concluse con la chiusura dell’accordo con Mino Roggio, al quale il Psd’Az garantirà il sostegno nella prossima competizione elettorale di maggio», conclude Madeddu.

Udc. In questo caso la situazione è meno complicata. Luigi Macciocu, capogruppo in Consiglio per gli scudocrociati, è da tempo in rotta di collisione con gli altri esponenti del partit, Agostino Delogu e Giuseppe Cattari, che si ripresenteranno in una veste diversa, senza simboli di partito. «Abbiamo scelto di continuare come indipendenti e vedremo i ragionamenti da fare all’indomani delle elezioni», dichiara Delogu. Macciocu, invece, anche se è da escludere l’ipotesi di una sua candidatura in prima persona, sosterrà Roggio. Nelle discussioni interne al gruppo ha certamente influito anche la questione della rappresentanza del partito locale, che da circa 6 anni è stata affidata a Giuseppe Cattari direttamente dal provinciale. Una sorta di struttura commissariale permanente e mai superata con un congresso che ha creato malumori ora evidenti.

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