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I segni dei prenuragici nella mostra di Porcu

I segni dei prenuragici nella mostra di Porcu

VILLANOVA. È stata inaugurata ieri a “Su Palatu” la mostra fotografica “Sinnos” di Toto Porcu, avvocato con l’hobby della fotografia e molta curiosità per la vita, che proporrà, dal 10 aprile sino al...

12 aprile 2014
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VILLANOVA. È stata inaugurata ieri a “Su Palatu” la mostra fotografica “Sinnos” di Toto Porcu, avvocato con l’hobby della fotografia e molta curiosità per la vita, che proporrà, dal 10 aprile sino al 2 giugno, un ventaglio di novanta scatti che rivelano la quotidianità, l'arte e i riti delle genti prenuragiche. La mostra, definita dal professore emerito Ercole Contu «monumentale e di eccezionale valore», nasce dalla selezione di migliaia di scatti di domus de janas, dolmen e menhir di tutta la Sardegna, che Toto Porcu ha esplorato in lungo e largo, per documentare gli spazi e la cultura delle genti che hanno abitato l’isola da 6000 a 1800 anni a.C. Così scopriamo un mondo che si esprime attraverso segni, “sinnos” per l’appunto, che appartengono magicamente a tutti, e che arrivano sino a noi viaggiando nel tempo immutati nei significati che esprimono. E quei segni stanno a dimostrare «che la Sardegna ha una sua precisa identità e ha sviluppato qualcosa degno di nota, anche prima dei nuraghi, in ambito locale, mediterraneo e mondiale». Nel percorso espositivo allestito a Su Palatu trovano spazio anche emergenze archeologiche di Villanova come la necropoli di Pottu Codinu, costituita da nove complessi tombali scavati sulla roccia calcarea e databili a partire dal 3500 a.C. La mostra offre al visitatore l’opportunità di ripercorrere un tempo lontano, quello prenuragico, con l’emozione di vivere quel tempo e quegli spazi quasi fossero vicini e immutati. Dopo i saluti del sindaco di Villanova Quirico Meloni, interverranno l’autore della mostra Toto Porcu, Gabriella Gasperetti della Soprintendenza per i beni Archeologici di Sassari e Nuoro. La mostra è visitabile sino al 2 giugno, nelle giornate di venerdì, sabato e domenica dalle ore 15,30 alle ore 19,30. Il sabato a partire dalle 16,30, e nelle altre giornate su prenotazione, sarà garantita anche la visita guidata, grazie alla disponibilità dell’ATI Monte Baranta e a S’Andira (tel. 3939666611 /328/9226392).

Leonardo Arru

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