La Nuova Sardegna

Sassari

«Uno sponsor per salvare la sala Sciuti»

di Paoletta Farina
«Uno sponsor per salvare la sala Sciuti»

Appello dell’assessore Campus ai privati: «Serve oltre un milione di euro per il restauro, la Provincia non ha fondi»

11 aprile 2014
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SASSARI. La sala Sciuti come il Colosseo. Mancano i soldi per restaurare la volta pericolante dell’aula consiliare affrescata due secoli fa dal pittore siciliano e la Provincia spera di trovare uno o tanti sponsor generosi come Diego Della Valle che possano arrivare là dove i vincoli del patto di stabilità e i tagli della spending review impediscono di attingere alle casse. Perché ci vogliono un milione duecentomila euro, secondo i calcoli fatti in piazza d’Italia, per consolidare il solaio, coprire crepe e fessure. Una cifra impensabile da spendere, in questo momento. Ma intanto da un anno la sala è inagibile per motivi di sicurezza e senza fondi i lavori non possono iniziare. Ma c’è urgenza perchè la situazione non precipiti, in tuti i sensi.

E allora il neo assessore al Patrimonio e all’Edilizia scolastica Mario Campus lancia un appello: «Serve l’aiuto dei privati per il restauro di un bene prezioso, serve sensibilità, voglia e volontà da parte di quanti hanno la possibilità di offrire un sostegno economico per un’operazione di mecenatismo della quale tutta la città sarebbe grata».

«Con la presidente Alessandra Giudici ci stiamo muovendo alla ricerca dei fondi necessari perché, vista la portata dell’intervento, non li abbiamo disponibili – prosegue l’assessore –. Percorreremo tutte le strade possibili, a cominciare con la Regione, ma proprio per l’onerosità dei lavori di restauro si è pensato anche al coinvolgimento dei privati. Io credo che chi abbia a cuore la città possa fare un gesto di generosità e contribuire a salvare il suo patrimonio storico. Il palazzo della Provincia – fa notare – è un palazzo museale, è ricco di storia e la sala che Giuseppe Sciuti affrescò, per la sua bellezza, ne è il simbolo. Spero, perciò, che il nostro appello non cada nel vuoto. Iio intanto mi sto già adoperando per trovare i finanziatori».

L’assessore Campus, persona pragmatica, appena insediato ha voluto pensare subito a rimettere ordine in casa. Forse perché, da consigliere, aveva il suo posto proprio sotto la fenditura più profonda che si è aperta su uno degli angoli del soffitto. Minacciando il volto di Eleonora d’Arborea, tra i grandi protagonisti della storia isolana che il pittore di Zafferana Etnea volle raffigurare.

«Ora le crepe si stanno allargando: c’è un problema di staticità che bisogna risolvere consolidando e rafforzando il solaio – afferma Mario Campus –. Perciò gli uffici hanno stimato che per l’intervento occorra oltre un milione di euro, vista la complessità del restauro e la necessità di preservare i dipinti».

Perciò l’assessore spera che qualche Mister Tod’s appassionato d’arte si facia avanti. Il conto alla rovescia è cominciato per salvare la sala Sciuti.

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