La Nuova Sardegna

Sassari

Un uomo ti aggredisce? Prendilo a testate, ma con calma

Un uomo ti aggredisce? Prendilo a testate, ma con calma

Corso di autodifesa alle studentesse del liceo Azuni

03 aprile 2014
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SASSARI. Aspiranti aggressori, stupratori, scippatori e malintenzionati in genere, stiano in guardia. Se finora le reazioni da mettere in conto erano qualche urlo, tutt’al più la classica borsettata in testa, d’ora in poi si dovranno aspettare anche di essere messi ko da giovani fanciulle. Agguerrite e oggi forse più consapevoli, le studentesse del liceo Azuni, faranno sicuramente tesoro degli insegnamenti di Gianni Adorna, istruttore del corso di Antiaggressione Femminile “Difesa Donna”.

Si tratta di un corso innovativo rivolto esclusivamente alle donne, in cui viene insegnato ad affrontare e gestire, psicologicamente e fisicamente, una situazione di pericolo. E l’istituto sassarese, il primo in città, ha accolto con entusiasmo e sensibilità l’allettante proposta di formare le sue studentesse attraverso una lezione di autodifesa che si è svolta nei locali della palestra di via Venezia.

«Non vogliamo fare di queste donne delle Rambo – ha commentato simpaticamente l’istruttore – ma insegnare loro il comportamento da seguire in situazioni imprevedibili. E la prima regola è: calma e sangue freddo e intervenite solo in casi estremi, rinunciando, se necessario, alla borsetta griffata o al telefonino nuovo». L’aggressore spesso, ha una tensione nervosa talmente alta, che qualunque mossa sbagliata potrebbe essere controproducente, suggerisce Gianni Adorna. Senza dubbio, la migliore autodifesa è la prevenzione, adottando una serie di misure, azioni e comportamenti utili a ridurre il rischio di essere coinvolti in situazioni pericolose. Da evitare, se possibile, il passaggio in zone buie e isolate o parcheggiare di notte in box sotterranei.

«Lo scopo della lezione di oggi èquello di creare in voi ragazze, una mentalità difensiva a 360 gradi insegnandovi le varie fasi che compongono la difesa personale a partire dalle nozioni sulla sicurezza urbana o l’uso corretto di armi occasionali come lo spray al peperoncino». Spiegazioni impeccabili che sono state accompagnate da numerose dimostrazioni pratiche sulle ragazze.

Prima lezione: aggressione alle spalle? Girare la testa verso il braccio dell’aggressore, afferrarlo e, abbassandosi, scaraventarlo per terra. L’assalto arriva di fronte? Testate in faccia. «Ma per favore – è la raccomandazione – niente forza. Solo calma, sangue freddo e ragionamento. Ci vuole la testa ragazze. Semplicemente torcendogli la mano o il braccio potete fare di un uomo quel che volete». Le studentesse prima ridono, poi si cimentano con le altre compagne e scoprono di essere davvero capaci di mettere al tappeto l’istruttore.

Daria Pinna

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