La Nuova Sardegna

Sassari

In cimitero ci sono anche i ladri

Il Comune, oltre all’accessibilità, deve risolvere il problema della sicurezza

29 marzo 2014
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PORTO TORRES. Nel nuovo cimitero di Ponti Pizzinnu scompaiono i fiori che i visitatori mettono nei vasi dei propri congiunti. Nelle ultime due settimane è capitato a una signora ultraottantenne, che con le lacrime agli occhi ha raccontato che in occasione della visita al proprio marito non ha riconosciuto subito il loculo perché era sparito il mazzo di fiori che aveva portato in occasione della festa del Papà. Un’altra volta erano invece sparite le rose di plastica, creando sgomento e disperazione nella povera signora. «Non riesco a capire perché accadono queste cose – lamenta la donna –, e soprattutto perché si accaniscono contro i fiori di mio marito che era un uomo buono e non ha mai fatto male a nessuno: faccio tanta fatica a quest’età ad andare al cimitero, lasciando a casa mio figlio disabile, e nelle poche volte che vado non trovo le composizioni floreali che avevo lasciato». Una situazione incresciosa che si ripete regolarmente ogni qualvolta la signora anziana lascia i fiori, un accanimento inspiegabile da parte di chi non rispetta persone e cose. Per la struttura di Ponti Pizzinnu si è riunita un paio di volte la commissione Ambiente, per discutere dell’abbattimento della barriere architettoniche e sui lavori in corso d’opera (ma anche di questi episodi), e lunedì mattina è previsto un sopralluogo dei consiglieri guidati dal presidente Pietro Madeddu. Comunque già ieri mattina durante la commissione, per rispondere alle perplessità avanzate dal consigliere Angelo Canu attraverso interrogazione, ha dato alcune delucidazioni l’ingegnere Alessandro Pantaleo in rappresentanza dalla struttura tecnica. «Il progetto è assolutamente rispettoso della barriere architettoniche – ha assicurato – e a breve ci sarà un affidamento diretto per i lavori di pavimentazione che chiudono la seconda fase del primo lotto. Per i servizi igienici ci sono otto postazioni, di cui due riservate ai disabili». (g.m.)

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