La Nuova Sardegna

Sassari

IN FUGA

Tbc, il rom potrebbe avere già lasciato la città

SASSARI. Il rom sembra essersi volatilizzato. Nonostante la polizia municipale e i carabinieri siano sulle sue tracce da giorni e abbiano setacciato uno per uno i posti maggiormante frequentato, del...

25 marzo 2014
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SASSARI. Il rom sembra essersi volatilizzato. Nonostante la polizia municipale e i carabinieri siano sulle sue tracce da giorni e abbiano setacciato uno per uno i posti maggiormante frequentato, del trentaduenne che ha contratto la tubercolosi non si hanno assolutamente notizie. Tanto che l’ipotesi più probabile è che il roma abbia temporaneamente lasciato Sassari e si sia trasferito altrove. Sa perfettamente di essere ricercato, anche perché giovedì scorso ha visto con i propri occhi gli agenti della municipale al centro di accoglienza notturno di via Duca degli Abbruzzi. Erano lì per lui, per fermarlo e convincerlo a riprendere la terapia contro la tbc che il paziente aveva cominciato nel reparto di pneumologia delle cliniche universitarie. L’uomo era seguito anche dal centro di igiene dell’Asl. Un paziente problematico, insofferente e aggressivo, hanno riferito i medici, molto difficile da gestire. Il problema è che le cure per questa patologia sono molto lunghe, e il rom non era affatto disposto a trascorrere settimane ricoverato. Inoltre, passata la fase acuta dell’infezione, anche le condizioni fisiche migliorano visibilmente. Si riacquistano forza ed energie. E non essendo l’ospedale assimilabile ad un carcere, quando l’uomo ha deciso di scappare, non è stato possibile trattenerlo. Resta però il fatto che la terapia non era ultimata, e quindi, pur essendo basso, il rischio di contagiare la tubercolosi alle persone con le quali il rom dovesse venire a contatto, esiste sempre. Non a caso il dormitorio di via Duca degli Abruzzi è rimasto chiuso per alcuni giorni a livello precauzionale, e i volontari che vi operano e gli altri senza tetto sono stati invitati a sottoporsi ad adeguata profilassi.

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