La Nuova Sardegna

Sassari

Nuovo caso Abbanoa: stavolta è sui contatori

di Vincenzo Masia
Nuovo caso Abbanoa: stavolta è sui contatori

Ittiri, l’ente idrico spedisce una lettera agli utenti sulla messa a norma degli impianti e scoppia il caos

24 marzo 2014
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ITTIRI. Da alcuni giorni gli utenti di Abbanoa vivono una certa preoccupazione per il contenuto di una lettera nella quale il gestore unico del servizio idrico integrato intima la messa a norma dei contatori, attraverso i quali viene misurata la quantità di acqua consumata dall'intestatario dell'utenza.

Dopo una verifica eseguita dai tecnici di Abbanoa, al fine della sostituzione del contatore, «abbiamo constatato che l'impianto è difforme dalle prescrizioni contenute nel regolamento. Qualora il contatore si trovi all'interno della proprietà privata e, per fatto imputabile all'utente, non sia stato possibile effettuare le letture periodiche per un periodo superiore all'anno - si legge nella lettera - il gestore effettuerà la sospensione della fornitura e ne richiederà lo spostamento all'esterno».

Facilmente immaginabile lo stato di allarme che genera in una famiglia una lettera con simili contenuti, che induce addirittura panico quando vengono elencati tutti i passaggi burocratici, a norma di regolamento, ovviamente, che spaziano «dal non poter garantire una buona fatturazione per l'impossibilità nell'esecuzione delle letture», all'avviso che «non si procederà a nessun tipo di intervento in quanto l'allaccio è da considerarsi non a norma». Pertanto, considerato che il contatore si trova all'interno dell'abitazione, si chiede lo spostamento all'esterno.

E fin qui il tutto potrebbe rientrare nella normalità, se la missiva non contenesse ulteriori informazioni del tipo: «Se non dovessimo ricevere sue comunicazioni entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento della presente, procederemo alla sospensione della fornitura che potrà essere riallacciata a seguito esecuzione dei lavori e al pagamento di 150 euro più gli oneri sostenuti per lo slaccio dal sedime stradale».

Della situazione si son fatti carico i consiglieri comunali Giacomo Zara e Daniele Sanna che hanno chiesto al sindaco Tonino Orani la convocazione dell’assemblea civica per discutere della questione. Nella lettera indirizzata al primo cittadino, Zara e Sanna pongono in evidenza alcuni passaggi della lettera di Abbanoa: «minacce all'utenza; alloggiamento dei contatori esterni sul suolo pubblico comunale; costi da parte di una singola utenza che oscillano tra 400 e 500 euro; modifica, in molti casi, delle facciate per creare l'alloggio ai contatori».

I due consiglieri si chiedono se il Comune sia a conoscenza della situazione e se esistano accordi con Abbanoa. «Per tutti questi lavori - concludonoSanna e Zara - non vi è alcun tipo di richiesta di concessione edilizia». Spetterà al sindaco, valutata la richiesta, procedere alla convocazione del consiglio comunale.

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