La Nuova Sardegna

ANELA. Ci sono volute un paio di settimane, ma alla fine, lo stesso presidente della sezione penale Antonio Luigi Demuro, in udienza ieri mattina ha ricordato che la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato l’incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, e pertanto la richiesta di patteggiamento avanzata una quindicina di giorni fa per una vicenda avvenuta ad Anela, che applica le nuove norme in materia di stupefacenti, può essere accolta.

E così, ieri mattina, il tribunale di Nuoro ha sfornato la prima sentenza per droga post-Fini-Giovanardi. È toccata a un idraulico di Anela, Giuseppe Cocco, di 59 anni, che ieri ha patteggiato una pena di un anno e sei mesi, più quattromila euro di multa, perché alcune settimane fa era stato beccato dai carabinieri di Bono con un chilo e quattrocento grammi di marijuana in casa, diviso in maniera scrupolosa in tanti sacchetti, ognuno con il suo prezzo.

Cocco, da bravo agricoltore, aveva anche un bel manualetto con tutti i trucchi del mestiere. Per quella droga, dunque, Cocco, assistito dall’avvocato Antonio Manca – sostituito ieri in aula dalla collega Florentina Dore – e dall’avvocato Giuseppe Luigi Cucca, ha patteggiato una pena di un anno e sei mesi, concordata con il pubblico ministero Giorgio Bocciarelli. Se la stessa pena fosse stata calcolata con la legge Fini-Giovanardi ancora in vigore, la legge che equiparava le droghe leggere a quelle pesanti, gli sarebbe andata decisamente peggio, perché in quel caso la pena base partiva dai 6 anni per arrivare anche a 20 anni. Giuseppe Cocco, dopo la condanna, è tornato agli arresti domiciliari.

Valeria Gianoglio