La Nuova Sardegna

Sassari

Buddi Buddi, cantiere pieno di insidie

di Luigi Soriga
Buddi Buddi, cantiere pieno di insidie

Dopo l’incidente mortale di due giorni fa la magistratura potrebbe aprire un’inchiesta sul posizionamento del new-jersey

13 marzo 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Forse questa volta ha giocato un ruolo fondamentale la fatalità, piuttosto che la scarsa sicurezza stradale. Quando un conducente accusa un malore, perde completamente il controllo del mezzo, e non ha più neanche la capacità di frenare, allora la sua vita è davvero appesa al destino.

Però un conto è finire a novanta all’ora con il muso della propria auto contro un morbido guard-rail, capace di attutire l’urto e far rimbalzare la vettura all’interno della carreggiata. Un’altra questione è scontrarsi su un new-jersey in cemento armato, pesante una tonnellata, che non fa una piega di fronte all’urto di un suv massiccio, e che sfonda paraurti, motore e abitacolo come fossero burro.

E’ enorme la differenza che passa tra viaggiare in una quattro corsie realizzata con tutti i crismi della sicurezza, oppure percorrere una striscia di asfalto ancora formato cantiere. Non è detto che la magistratura non apra un’inchiesta sulla morte di Antonello Dessena, il meccanico di 56 anni, originario di Nulvi, morto due giorni fa a bordo di un fuoristrada Nissan. Resta infatti da valutare se il posizionamento della barriera in cemento armato, sul margine sinistro della carreggiata (direzione Platamona) fosse corretto. Per l’uomo è stato fatale infatti l’aver impattato sulla parte iniziale del segmento in calcestruzzo, proprio perché in quel punto nella barriera protettiva era aperto un varco. Probabilmente serviva per il passaggio dei mezzi impegnati nella realizzazione della quattro corsie. Ieri mattina, sulla barriera, è stato appeso un mazzo di fiori bianchi.

Stiamo parlando del tratto di competenza provinciale, quello che dalla chiesetta di Zuari si distende verso il mare. L’incidente si è verificato superato il bar Graziella, nella porzione di strada che passa sopra il rio Gabaru. E’ il secondo appalto previsto, forse il più impegnativo per quanto riguarda il cantiere provinciale. Ma l’amministrazione si è detta molto ottimista nel cronoprogramma e conta di ultimare l’opera entro la fine di giugno. Intanto però il calendario macina velocemente, e le buone intenzioni dovranno essere rivisitate: i lavori che riguardano il chilometro e 200 metri che va dalla rotatoria di Baddelonga a quella di Zinziodda sarebbero dovuti essere ultimati entro febbraio.

Manca la bitumazione dellle due corsie in direzione Sassari, e se ne parlerà forse a fine marzo. Infine c’è l’ultimo tratto, da Zinziodda fin quasi al ricongiungimento con la parte comunale della Buddi Buddi, per il quale resta da completare la rotatoria, la razionalizzazione degli accessi e la realizzazione di un’altra fetta di asfalto da un chilometro e 200 metri. Un lavoro piuttosto complicato, dal momento che la strada passerà rasente a una serie di abitazioni.

Il cantiere, in questo punto, dovrà partire da zero, e l’obiettivo resta sempre quello di chiuderlo entro l’inizio dell’estate.

Anche il Comune, per l’ultimo lotto che va dal Bar Graziella sino alla chiesetta di Zuari, ha fissato il traguardo si fine giugno.

La consegna dei lavori è già stata affidata all’impresa Icort srl, e il cantiere dovrebbe entrare a regime già nei prossimi giorni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

La tragedia

Tre vite e tre famiglie distrutte nello schianto sulla Sassari-Alghero

di Davide Pinna
Le nostre iniziative