La Nuova Sardegna

Sassari

Due genitori chiedono come diseredare una delle tre figlie

Due genitori chiedono come diseredare una delle tre figlie

Siamo una coppia sposata da oltre quarant’anni e vorremmo un consiglio dai notai. Abbiamo una casa di proprietà in comunione dei beni, tre figlie già grandi, sposate e vivono per conto loro. Il...

12 marzo 2014
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Siamo una coppia sposata da oltre quarant’anni e vorremmo un consiglio dai notai. Abbiamo una casa di proprietà in comunione dei beni, tre figlie già grandi, sposate e vivono per conto loro. Il nostro quesito è questo: vorremmo escludere una di queste figlie dal testamento. Come possiamo procedere senza che queste non si rivalga sulle sorelle? Qual’è insomma la prassi più sicura?

Ancora una volta è da precisare che il nostro codice civile (ad eccezione in cui ricorrano i casi di indegnità tassativamente previsti dall'articolo 463) riserva a ciascun figlio una quota dell’eredità di ciascun genitore comprendendo in essa anche i beni dei quali si sia disposto per donazione in vita. Nel caso proposto, quindi, se ciascun genitore non possiede altro bene da attribuire alla figlia alla quale non è destinata la casa, si rischia che alla morte di ciascuno dei due genitori, la figlia pretermessa citi in giudizio le altre due sorelle per ottenere quanto le spetta di diritto. E ciò può accadere sia che ciascun genitore disponga per testamento, sia che insieme procedano a stipulare un atto di donazione della casa comune a favore delle altre due figlie. Certamente nessuna norma impedisce di vendere la casa in oggetto alle figlie (ed eventuali coniugi), ma in questo caso è necessario:

1) che gli acquirenti ( anche in vista di eventuali accertamenti sui redditi ) abbiano a disposizione le somme necessarie all’acquisto; 2) che il prezzo indicato in atto corrisponda al valore effettivo della casa;

3) che- infine - vengano esibiti al notaio (che li descriverà nell'atto) i mezzi di pagamento ( assegni - in questo caso circolari - bonifici ecc.).

Ciò detto si precisa che non spetta al notaio né sembra scopo di questa rubrica, indicare i mezzi per violare le norme né per violare i diritti che la legge riconosce ai figli.(Ufficio studi Consiglio notarile)

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