La Nuova Sardegna

Sassari

AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA

Barrabò, la commissione dice no

Scontro tra le forze politiche sul progetto del Consorzio industriale

08 marzo 2014
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PORTO TORRES. La commissione Ambiente ha ribadito il suo dissenso all’ampliamento della discarica consortile di Barrabò. Una seduta per certi versi infuocata quella svolta nell’aula dei capigruppo, con cinque consiglieri che hanno motivato il loro no all’ampliamento (Madeddu, Usai, Chessa, Giovanetti e Ledda) e 3 astenuti (Piras, Pistidda e Francesconi) che invece paventano la possibile chiusura del Consorzio industriale provinciale. Il capogruppo del Pd Massimiliano Ledda - che ha sottolineato la sua autonomia decisionale - ha detto chiaramente che l'ampliamento non si deve fare: «Quella discarica penalizza il territorio anche dal punto di vista turistico, col suo ampliamento raggiungerebbe i due metri di altezza e arriverebbe fino al bordo della strada che collega con Stintino e Alghero, e poi può ricevere ancora inerti per 9 anni». I sardisti Pietro Madeddu e Gilda Usai hanno manifestato ulteriormente la loro contrarietà al progetto del Cip - per non gravare ancora su un territorio inquinato che dovrebbe invece essere immediatamente risanato - aggiungendo che mancano tutti i presupposti per permettere l’ampliamento di quel sito. «L'Arpas ha già diffidato la discarica in passato per gravi inadempienze – ha ricordato Toni Chessa di Sel – e la discarica è stata spesso utilizzata per ospitare traffici di rifiuti provenienti dal sud dell’isola». Dissenso anche per Antonello Giovanetti, che chiede una ordinanza di chiusura, mentre Franco Pistidda e Massimo Piras ritengono «strumentale negare l'ampliamento di una discarica pubblica al contrario di altre private su cui non si è mai espresso alcun parere politico». (g.m.)

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