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Sassari

Pd, a Sassari è iniziata la caccia al successore di Ganau

di Giovanni Bua
Pd, a Sassari è iniziata la caccia al successore di Ganau

Due i candidati già in campo per le primarie in programma il 6 aprile. Mancano però i nomi di aree pesanti del partito e della coalizione

07 marzo 2014
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SASSARI. «Modesti distinguo nel Pd, posizione unanime in coalizione. Ci presentiamo coesi a un appuntamento fondamentale. Sapendo che i tempi sono stretti e le cose da fare tante. Lunedì rifiniremo gli ultimi dettagli con gli alleati, che saranno gli stessi con cui abbiamo vinto le recenti Regionali. Poi faremo una direzione provinciale in cui verrà ufficializzata la posizione politica del partito». Parole del segretario provinciale del Pd Giuseppe Lorenzoni. Che tira un sospiro di sollievo per aver portato a casa la doppia riunione di lunedì pomeriggio, assai meno facile di come la vuol fare apparire. Nella quale i contrari alle elezioni anticipate non erano personaggi di poco conto nel partito (Giacomo Spissu e Silvio Lai, impegnato a Roma) e hanno venduto cara la pelle. In particolare l’ex sindaco e presidente del consiglio regionale ha argomentando a lungo, spiegando i motivi per cui l’anticipo nell’apertura delle urne sarebbe stato rischioso e poco utile. E ha fatto anche saltare i nervi a Ganau quando gli ha chiesto il motivo della convocazione della riunione se alla fine aveva già deciso tutto da solo. E Ganau alla fine è apparso davvero deciso, nonostante le titubanze iniziali. E ha difeso con vigore la sua scelta passata con sostanziale unanimità (Spissu si è limitato a chiedere che le sue osservazioni finissero a verbale) nel Pd, ed effettiva nella successiva riunione di coalizione.

Un braccio di ferro che in molti hanno voluto leggere come un affrancamento di Ganau dalla sua corrente. Anche se è probabile che i due contendenti si siedano presto intorno allo stesso tavolo per trovare il nome “pesante” che manca nella lista dei candidati alle primarie.

In campo per ora sono in due. Il primo a rompere gli indugi è stato Nicola Sanna, assessore al Bilancio, cuperliano e molto vicino al consigliere regionale Luigi Lotto, all’ex assessore regionale Cicito Morittu e alla deputata e sindaco di Florinas Giovanna Sanna. Su di lui potrebbe convergere anche l’area del neo consigliere regionale soriano Salvatore Demontis, che però per molti finirà per esprimere un suo nome.

Altro candidato ufficiale è Gianni Carbini, assessore comunale alle Attività produttive è espressione di un’area storica in città che fa capo al riconfermato consigliere regionale Gavino Manca e a Bruno Dettori e Arturo Parisi.

All’appello mancano però due gruppi decisivi nella geografia cittadina del Pd. Il primo è quello che fa capo a Ganau, di fatto il naturale kingmaker di queste elezioni, che fa riferimento sia a Giacomo Spissu che al segretario regionale Silvio Lai. Qui i nomi che circolano sono più d’uno, in primis l'ex assessore comunale Angela Mameli, ganaiana di ferro ma abbastanza smarcata dalle correnti classiche. E poi quello di un’altra donna, partita da Progetto Sardegna ma molto vicina al sindaco, soprattutto nell’ultimo mandato: l’ex presidente del consiglio comunale e attuale assessore alle Politiche ambientali Monica Spanedda.

A contendere il posto alle due donne un nome che Spissu e Lai vorrebbero pescare fuori sia dalla corrente che dal partito, andando a caccia nella società civile sassarese già sondata quando si cercava un sostituto della Barracciu. Nessuna richiesta ufficiale ma alcuni ufficiosi «no grazie», anche per il non gradito passaggio per le primarie che sembra ormai imprescindibile.

Ultima corrente a dover esprimere un nome è il gruppo Giagu, riunito nell’associazione Popolari De Gasperi. Qui la candidatura più gettonata è quella del primo dei non eletti del Pd in Regione: Valerio Meloni. Per il quale però la partita non è ancora chiusa. Meloni potrebbe arrivare a Cagliari tramite il riconteggio delle schede (al Pd potrebbero toccare 19 consiglieri e il resto migliore è quello sassarese). O per una via più complessa ma comunque possibile: la deputata Caterina Pes viene chiamata in giunta da Pigliaru, al suo posto alla Camera va il primo dei non eletti Gavino Manca che libera il posto a Cagliari per Meloni.

Si vedrà. Se però in campo non dovesse esserci Meloni a misurarsi potrebbe arrivare un’altra donna: il presidente della Provincia Alessandra Giudici.

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