La legge elettorale in Parlamento discrimina la minoranza linguistica
Comitadu pro sa Limba Sarda scrive al presidente Napolitano e al neoeletto governatore Pigliaru
SASSARI. La proposta di legge elettorale in discussione alla Camera discrimina la minoranza linguistica sarda.
È la denuncia del Comitadu pro sa Limba Sarda con una lettera inviata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al neoeletto presidente della Regione, Francesco Pigliaru.
“I meccanismi scelti - ha spiegato il Comitadu - il riferimento alla menzione delle lingue riconosciute dalla legge 248/99 negli Statuti e la soglia del 20% dei voti nella Circoscrizione elettorale di appartenenza, penalizzeranno la presentazione di liste autonome e in rappresentanza della minoranza linguistica sarda con un minimo di possibilità di successo”.
Secondo il Comitadu la proposta in discussione è anticostituzionale: di qui la richiesta di un intervento da parte del Capo dello Stato. Problemi, spiegano i difensori della limba, arrivano anche dalla legge elettorale europea in vigore. Il Comitadu cita anche la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie.
“Colpevolmente - hanno aggiunto - non ancora ratificata dal Parlamento italiano”. Nel caso non dovessero essere accolte le proposte il Comitadu pro sa limba sarda annuncia ricorsi “in sedi internazionali e in particolare al Consiglio d'Europa per la violazione dell'Accordo-quadro sulla protezione delle nazionalità e della Carta europea delle lingue regionali”.