La Nuova Sardegna

Sassari

La proposta del Pd: un nome unitario per la carica di sindaco

di Donatella Sini
La proposta del Pd: un nome unitario per la carica di sindaco

A Castelsardo grandi manovre in vista delle elezioni Gavino Sulas: «Senza un accordo passeremo alle primarie»

06 marzo 2014
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CASTELSARDO. Si scaldano i motori per le elezioni comunali della prossima primavera. Archiviate le consultazioni regionali, con delusioni e rammarico pressoché generali per i risultati ottenuti dai candidati locali, nessuno dei quali ha conquistato uno scranno a Cagliari, si entra già nel vivo della formazione delle liste per le prossime elezioni amministrative.

Il locale circolo del Partito democratico si porta avanti proponendosi ai possibili alleati come capofila di un progetto che unisca tutti coloro che si riconoscono, anche come indipendenti, nell’area del centrosinistra. «Occorre trovare un nome condiviso da tutti da proporre come capolista. Un nome che unisca le varie anime. In alternativa, possiamo fare le primarie – lancia l'idea Gavino Sulas, segretario del circolo Pd castellanese – votiamo democraticamente per la scelta di un candidato di colazione e proponiamoci uniti all'elettorato» . Come è noto la legislatura castellanese è terminata con due anni di anticipo con le dimissioni, lo scorso 20 novembre, della maggioranza dei consiglieri comunali che ha provocato la decadenza del sindaco Matteo Santoni e di tutto il consiglio, aprendo le porte al commissariamento dell’ente. I giochi sono rimasti in sospeso, per quanto riguarda la formazione delle liste per le comunali, sino all’espletamento delle elezioni regionali che hanno visto, salvo sorprese dell’ultima ora, i due candidati locali più accreditati, Franco Cuccureddu e Antonello Palmas, restare fuori dall’aula di viale Trento. Un risultato che potrebbe aver prodotto, da parte di entrambi, un maggior interesse per le consultazioni locali o, per contro, aver spento completamente gli entusiasmi su un futuro impegno in politica. Negli ultimi giorni, alla luce dei risultati elettorali, le trattative per la formazione delle liste locali hanno avuto una repentina accelerazione con voci, più o meno confermate, di liste già chiuse o ancora in divenire ma a buon punto e i nomi dei candidati capolista si sprecano. Il Partito democratico, dopo essere rimasto alla finestra nelle consultazioni comunali del 2010, oggi, forte anche dei 454 consensi ottenuti alle recenti regionali (pur senza un candidato locale) si vuole proporre come capofila della coalizione di “Centrosinistra e Indipendenti” proponendo, ove non si riuscisse a trovare un accordo immediato sul nome del capolista, lo strumento delle primarie per aggregare diverse anime e differenti gruppi che già si vanno formando in città. «Mentre in altre compagini la scelta del capolista è delegata a pochi se non addirittura ad uno solo – sottolinea Sulas – noi vogliamo distinguerci per democrazia e trasparenza ricorrendo, se necessario, alle primarie per la scelta del candidato a sindaco. Naturalmente faremo sottoscrivere un impegno a tutti i candidati perché assicurino la loro presenza nella lista unitaria del vincitore delle consultazioni primarie». La proposta verrà discussa dai tesserati Pd nella prossima assemblea degli iscritti prevista in settimana.

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