La Nuova Sardegna

Sassari

Bonorva, zuffa tra ragazzi alla fine della festa per Re Giorgio

di Emidio Muroni
Bonorva, zuffa tra ragazzi alla fine della festa per Re Giorgio

La serata del Carnevale è finita a pugni: due giovani feriti in ospedale. Ma oggi ritorna il vero divertimento con la grande sfilata dei carri allegorici

04 marzo 2014
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BONORVA. Una festa divertente di carnevale che alla fine è stata rovinata da una baruffa tra ragazzi e qualcuno di loro è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso di Sassari.

Sabato sera, annunciato da un forte acquazzone, è infatti arrivato “Re Giorgio”, il regnante del Carnevale che, fra le urla di gioia, il sibilo delle bombolette cariche di filanti, utilizzate dai bambini (pochi per la verità), che hanno assistito alla cerimonia predisposta e organizzata dall’“Associazione Giolzi”, si è assiso sulla poltrona reale, collocata al centro della piazza Santa Maria. L’inclemenza del tempo non ha fermato comunque la “lotta alla frittella”, andata in onda, sulla scia della favata e braciolata di Giovedì grasso.

La festa è andata avanti fino a tarda notte, fra grandi mangiate e bevute fuori dell’ordinario, tutto impastato da canti e balli. Sabato è stata una giornata clou, servita per onorare la presenza di Giolzi ma anche, purtroppo, per dare sfogo a qualche intemperanza e bevuta di troppo che pare abbia determinato anche un grave litigio fra alcuni giovani.

A farne le spese sono stati due ragazzi che, al termine di una violenta zuffa, alla quale hanno assistito diverse persone, senza intervenire per separare i contendenti, sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari dell’Ospedale di Sassari. Per fortuna le conseguenze delle botte ricevute, al momento, pare non siano gravi.

La festa, così come si usa dire per ogni gioco, comunque continua, anche se il paese già s’interroga sulla gravità di fatti sicuramente deprecabili.

Questo pomeriggio, alle 14.30, da piazza San Antonio, partirà la tradizionale sfilata dei carri allegorici per la cui ideazione e costruzione tanti giovani hanno sacrificato ore preziose del proprio lavoro e attendono proprio la serata finale per offrire un simbolo del loro impegno e voglia di partecipazione.

La speranza è che dopo il tempo della riflessione arrivi anche quello della pacificazione e le manifestazioni riprendano in buona armonia e con il carattere gioioso che le contraddistingue, nell’ambito della correttezza e solidarietà, per un tempo che da sempre è stato vissuto come un momento d’incontro per fraternizzare e divertirsi tutti insieme, sotto l’ombrello magico, giulivo e protettivo di “Re Giorgio”.

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