La Nuova Sardegna

Sassari

Bonorva, dal governo mezzo milione per la scuola materna

di Emidio Muroni
Bonorva, dal governo mezzo milione per la scuola materna

Il finanziamento rientra nel progetto “6.000 Campanili” Prevista anche la costruzione della sala mensa e la cucina

28 febbraio 2014
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BONORVA. In edilizia, dopo qualche anno di sosta, e conseguente crisi, pare che qualcosa, almeno nel campo delle opere pubbliche, si stia finalmente muovendo. Una piccola boccata di ossigeno arriverà, infatti, da un primo finanziamento di 500 mila euro, ottenuto dall’amministrazione guidata da Giammario Senes, nell’ambito del programma “6000 Campanili”, stanziato con la legge di stabilità 2014.

È stata un’autentica gara di velocità e a ostacoli che ha visto le amministrazioni comunali impegnate in una gara contro il tempo per presentare entro i termini la domanda e i documenti previsti. In Sardegna finora hanno avuto il finanziamento previsto dal programma solo sei comuni che avevano predisposto per tempo una serie d’interventi di utilità pubblica su edifici esistenti e potevano pertanto contare su progetti già approvati.

Bonorva era uno di questi ed è stato incluso al 36’ posto della relativa graduatoria per il cui finanziamento il ministro Maurizio Lupi, lo scorso 21 febbraio, ha già firmato il relativo decreto. Il sindaco Giammario Senes ha accolto la notizia con soddisfazione, anche perché si realizza un’idea, nata nel 2010 con la giunta Deriu e rimodulata in alcune parti due anni dopo con la giunta da lui presieduta.

Il progetto era nato dalla necessità di riqualificare la struttura di via Giovanni XXIII, che ospita la scuola materna, con adeguati lavori di ristrutturazione, ammodernamento e ampliamento che dovrebbero interessare anche l’area semicoperta e scoperta, attigua all’edificio. I piccoli dell’infanzia e della scuola primavera attualmente sono infatti penalizzati dall’utilizzo di una struttura parzialmente fatiscente e, in qualche caso, priva delle aule sufficienti e servizi necessari per un pieno e buon utilizzo.

I lavori prevedono anche diversi interventi di ripristino dell’edificio in alcuni elementi strutturali, la realizzazione di una nuova sala mensa, con annessa cucina, che consentirà di rimodulare al primo e secondo piano anche la sistemazione delle aule.

Particolare attenzione e cura saranno dedicate alla messa in sicurezza di tutto l’edificio, all’eliminazione d’infiltrazioni umide e di lesioni strutturali, alla bonifica e sistemazione dell’area giardino, al momento inutilizzabile perché invasa da erbe infestanti, che dovrebbe far spazio ad angoli tematici nei quali sistemare giochi e strumentazioni per le attività all’aperto. Una serie d’interventi necessari e importanti che restituiranno all’Istituto un’adeguata e perfetta funzionalità e che, come detto, potranno essere eseguiti con la dovuta tempestività poiché il progetto definitivo esecutivo è stato già approvato e l’opera è immediatamente cantierabile. In tal senso l’amministrazione si è già attivata per predisporre gli atti e bandire la relativa gara d’appalto.

Un’importante notazione, certamente non secondaria, riguarda anche la popolazione scolastica che lo scorso anno, dopo oltre cinquant’anni, per il tanto deprecato gioco dei numeri legato alla presenza degli alunni e a una burocrazia “domata” e spinta all’eccesso, si è vista privata della presidenza e segreteria dell’Istituto, con i conseguenti enormi disagi che tale decisione ha comportato.

Il nuovo concetto di Scuola e rimodulazione dei principi che ne regolano il funzionamento, che sta emergendo anche a livello politico, e la disponibilità di strutture scolastiche sicuramente fra le più attrezzate, sicure ed efficienti del territorio, fa infatti sperare anche in un immediato recupero della giusta centralità scolastica e direzionale.

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