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Scuola, il preside del Fermi boccia il dimensionamento

Scuola, il preside del Fermi boccia il dimensionamento

OZIERI. Anche quest’anno il piano di dimensionamento scolastico ha privilegiato i centri urbani ignorando le esigenze delle zone interne. Ne è convinto il dirigente scolastico dell’istituto...

27 febbraio 2014
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OZIERI. Anche quest’anno il piano di dimensionamento scolastico ha privilegiato i centri urbani ignorando le esigenze delle zone interne.

Ne è convinto il dirigente scolastico dell’istituto superiore Enrico Fermi di Ozieri Antonello Ruzzu, che commenta con amarezza la notizia della mancata attivazione nella scuola da lui diretta del corso di Scienze applicate. Un «no» che fa il paio con la mancata attivazione di altri indirizzi in altre scuole e che delude le aspettative di studenti e famiglie.

«Il Ministero - dice Ruzzu - raccomandava di ammettere solo le richieste strettamente necessarie onde evitare posizioni di soprannumero e/o esubero per alcune classi di concorso. Ma non ci pare che questa raccomandazione sia stata seguita tenendo conto anche delle soprannumerarietà e delle ore eccedenti nelle materie scientifiche, che si sarebbero potute riassorbire con l’attivazione di Scienze applicate. Ma più rilevante - prosegue il dirigente scolastico - è che si reputi, ancora una volta e in contrasto con l’organo politico chiamato dalla legge a deliberare, non strettamente necessaria l’attivazione di un indirizzo di Scienze applicate (come, qualche anno fa, dell’economico sociale) e si preferisca concentrare l’offerta formativa più qualificata e differenziata a Sassari».

Serve quindi - secondo il dirigente, il collegio docenti e il consiglio di istituto del Fermi - «una discussione ampia, pacata e approfondita tra tutti gli attori territoriali, a incominciare dall’utenza che i due indirizzi li ha più volte richiesti, che progetti un effettivo rilancio dell’istruzione nel Monte Acuto, nel Logudoro e in Goceano». La nascita di nuovi corsi di studio nelle zone interne, come da anni ricordano tutti i dirigenti e i docenti delle scuole superiori, è vitale per migliorare la formazione dei giovani e cercare di arginare spopolamento e marginalizzazione.

«Andando avanti così, invece, di anno in anno, anche grazie al prossimo miglioramento della viabilità - dice Ruzzu -, studenti e famiglie sceglieranno sempre di più, come già stanno facendo, le scuole di Sassari o di Olbia, dove l’offerta formativa è altrettanto ricca e concentrata, mentre gli istituti locali, ormai condannati ad un declino inesorabile, rischieranno di costituire per l’intero territorio un ulteriore fattore di immiserimento. Provare ad invertire questa tendenza e certe logiche di unilaterale burocratismo è la vera, difficile, sfida da affrontare». (b.m.)

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